Paternò. Intervista shock del sindaco. Delirio sui social: “Dimettiti”

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Vignetta realizzata da Pippo Cosentino, che ritrae il sindaco di PaternòMauro Mangano (Fonte: Facebook)

Era prevedibile. Dopo le ultime dichiarazioni del sindaco di Paternò Mauro Mangano, rilasciate all’ex giornalista ed ex direttore del periodico locale La Gazzetta Rossazzurra Vincenzo Anicito (nelle ultime settimane balzato all’onore della cronaca locale per via della spiacevole condanna a 3 anni e quattro mesi per estorsione), i social si scagliano immediatamente contro il primo cittadino. Ironia e scherno in risposta al virgolettato di Mangano (tra gli altri), che provoca i paternesi sfidandoli a mostrare una piazza sporca da quando lui amministra la città. Le parole del sindaco: “Sfido chiunque a parlare male delle condizioni in cui versano le piazze della città. Non c’è una piazza sporca, priva di aggregazione e lasciata a se stessa. E soprattutto troviamo, rispetto a quattro anni fa, un luogo sostanzialmente diverso e non allo sbando. In più aggiungo che abbiamo aiutato tutte le associazioni di Paternò”.

Le repliche di politici e non non si sono fatte attendere. Il consigliere Ivan Furnari si dice “Senza parole”, dello stesso avviso il consigliere Vito Rau. E poi via ai commenti anche forti di normali cittadini. Per Davide Lombardo il sindaco Mangano “è una nullità sia come uomo che come sindaco. Altro che primo cittadino, sei l’ultimo tra gli ultimi”. Francesco Federico Catrini: “Lui stesso non si vergogna quando legge i commenti? Nemmeno li critica o da una motivazione. E’ assente totale”. Giovanna Pellegrino va al sodo: “Secondo me questo non vive a Paternò”. Salvatore Lo Curto: “Non sono nato a Paternò ma è dal 1989 che ci vivo. Mai vista Paternò ridotta in queste condizioni”. Emanuele Mataloni ne approfitta per fare una denuncia: “In via Rizzo c’è un mondezzaio”. Lucia Natoli: “Buffone”. Marcello Distefano fa un richiamo nazionale: “Sembra il fratello minore di Renzi”. Gabriele Paparo: “Ma è serio?”. Salvo Furnari: “Non ci sono parole”. Vincenzo Di Paola: “Ora in mutande siamo noi, i cittadini di Paternó”. Barbaro Vitale allarga il cerchio delle responsabilità: “Vorrei dire la mia. Lo sfascio che c’è a Paternò è sotto gli occhi di tutti. Il Sindaco è assente, forse vive fuori Paternò e non vede. Ma toglietemi una curiosità. Ma tutta la giunta, assessori e consiglieri comunali, dove sono?”. Salvo Vitellino: “Io non capisco come si possa fare questa dichiarazione”. Lucia Natoli: “Io dico che dopo aver letto ciò, il signor sindaco si dovrebbe vergognare”. Enza Corallo: “Invito ufficialmente il sindaco a fare un giro per tutta Paternò insieme ad un gruppo di cittadini per verificare realmente le condizioni in cui versa il paese, non solo per fare campagna politica”. Nunzio Befumo: “Caro sindaco, tu non sai casa significa fare pulizia”. Valentino Rigano: “Ma dove vive questo individuo, dato che non si vede mai in giro?”. Salvatore Schilirò: “Solo il fatto di rispondere ad un’affermazione del genere è dargli importanza. Paternò è allo sbando e non solo per la sporcizia”. Angelo Montano: “Ma smettila Mangano con questi romanzini”. Barbaro Orto: “Queste affermazioni sono così false che non riesco a credere siano state pronunciate dal sindaco. Non so come si possa negare di fronte all’evidenza. Non ci posso credere. Se così fosse, siamo veramente alla deriva intellettuale”. Fabio Sciacca: “Ma dove vive quest’uomo? Diciamo che ormai siamo abituati a sentire le pazzie dei politici ma questo è proprio fuori di testa. Dimettiti”. Claudia Nicolosi: “Qui non si può solo parlare delle piazze ma di tutta Paternò che ormai è diventata una discarica. Le strade e i viali con le aiuole sono piene di spazzatura. Ma gli spazzini dove sono? Siamo noi che ogni mattina spazziamo davanti le nostre porte perché abbiamo una dignità. Vergogna”.