Giustizia finta. Tutti a casa i violenti del Primo Maggio e i no Expo

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Tutti a casa gli spaccavetrine del Primo Maggio: tranne uno che resta a San Vittore solo perché fino a ieri non aveva nemmeno presentato istanza di scarcerazione. Per il resto degli autonomi arrestati dalla Digos con l’accusa di avere partecipato alle devastazioni nel corteo no Expo, come riportato da Il Giornale, il giudice Donatella Banci Buonamici ha deciso, accogliendo il parere della Procura della Repubblica, che i due mesi e mezzo trascorsi in carcere sono sufficienti, almeno per ora, a ridurne la pericolosità, e che possono aspettare il processo agli arresti domiciliari. In prigione resta Davide Pasquale, che non ha presentato istanza di uscire. Se in questo caso la linea del tribunale nei confronti di militanti della galassia antagonista ha coinciso quella della pubblica accusa, diversamente è accaduto ieri, quando il giudice Oscar Magi, della quarta sezione penale, ha emesso la sentenza contro gli imputati di un’altra giornata di violenza vissuta a Milano, gli scontri del 6 maggio 2013 alla Statale, quando la polizia cercò di sgomberare i locali della vecchia libreria universitaria, la Cuem, occupati abusivamente.

 

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