SEGNI DEI TEMPI – L’amore per Cristo crocifisso

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Abbiamo celebrato l’amore donato e l’amore crocifisso. Oggi la Chiesa sosta in silenzio davanti alla tomba sigillata di Gesù, storditi dall’eccesso di amore contemplato e sgomenti per il rifiuto di una umanità incapace di lasciarsi amare. Un silenzio che può sembrare senza vita e speranza come quello delle pietre, come quella pietra che fu posta a chiusura della tomba scavata nella roccia, ultima dimora temporanea del Signore della vita. Si tratta, invece, di un silenzio eloquente e nello stesso tempo terapeutico. Un silenzio che ci parla della presenza di un Dio che è sempre con noi continuando ad abitare l’abisso del nostro cuore, ad illuminare le oscurità dei nostri inferi,  a sostenere la nostra fede spesso vacillante. Il sabato santo non è un giorno “senza Dio”, ma è il giorno di un Dio che si nasconde tra le pieghe della nostra vita spesso travagliata e complicata.

Un silenzio, quello di oggi, che è anche terapeutico perché a noi, uomini di questa società parolaia, sempre connessi col mondo, ma spesso sconnessi con noi stessi e gli altri, ci guarisce dall’incapacità di ascolto. Se ci fate caso quasi ogni sera, in tutte le reti televisive, ci sono dibattiti, per lo più politici, dove coloro che vi partecipano si parlano addosso, incapaci di ascoltarsi, finendo inesorabilmente allo scontro. E ciò accade anche nei nostri rapporti interpersonali, dove sprechiamo un mare di parole che non si incontrano, ma si scontrano. Forse è per questo che abbiamo paura del silenzio, perché abbiamo paura di ascoltare noi stessi, ciò che c’è nel profondo del nostro cuore, abbiamo paura di ascoltare l’altro, perché nella relazione con gli altri io comprendo chi sono, abbiamo paura di ascoltare Dio perché ci cambia la vita. Le realtà del silenzio e dell’ascolto sono, dunque, non solo una esigenza spirituale, ma oggi anche un fatto di educazione, di dovere verso gli altri per istaurare una relazione vera e pacifica. Impariamo a fare silenzio dentro e fuori di noi, per ascoltare la voce del nostro cuore e del cuore dei fratelli.

Padre Salvatore Alì