SEGNI DEI TEMPI – “Tu chi sei?” sia la domanda dei giorni di Pasqua

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Nel vangelo di oggi i farisei fanno una domanda a Gesù: “Tu chi sei?” (Gv.8, 21-30), una domanda piena di astio nei confronti di un uomo che disturba con le sue parole e le sue opere. Una domanda: “Tu chi sei?” che ancora oggi viene fatta ai cristiani che, forti della loro fede, continuano a dare la loro testimonianza del Vangelo, in contesti ormai atei e in alcuni casi ostili, pensiamo alle comunità cristiane che vivono in paesi a maggioranza musulmana e che ogni giorno devono scappare o vengono ammazzati solo perché cristiani. Oggi si celebra nella Chiesa la Giornata di preghiera e digiuno per i missionari martiri e per questo vi chiedo un ricordo per tutti i martiri di ieri e di oggi. Una domanda “Tu chi sei?” che viene fatta spesso anche a noi e che ci mette in crisi, noi che forse abbiamo ridotto Cristo ad una “immaginetta” e la fede ad una “etichetta”. Una domanda, infine, che a volte diciamo noi agli altri per chiuderci in noi stessi ed evitare di capire, incontrare e dialogare con chi ci sta davanti. “Tu chi sei?” deve essere, piuttosto, la domanda che deve accompagnarci in questi giorni di Pasqua, perché possiamo aprirci alla grazia di Dio e comprendere quanto Egli ci ha amato in Gesù il Crocifisso, morto per la nostra salvezza, per la nostra felicità.

Padre Salvatore Alì