Hamas ha fatto sapere di essere pronta ad avviare un nuovo ciclo di negoziati per la tregua nella Striscia di Gaza. In un comunicato diffuso su X, il movimento islamista ha annunciato di aver completato le consultazioni interne e con le altre fazioni palestinesi in merito all’ultima proposta di cessate il fuoco e ha assicurato di aver inviato una risposta positiva ai mediatori, con la disponibilità immediata a discutere le modalità di attuazione del piano.
Secondo quanto riferito da Al-Aqsa TV, la risposta è stata inoltrata al Qatar, anche se Hamas non ha ancora diffuso dettagli ufficiali né sulle condizioni accettate né su eventuali richieste. Intanto, sul fronte israeliano, il premier Benyamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di guerra, mentre dagli Stati Uniti l’ex presidente Donald Trump, incontrando alla Casa Bianca Idan Alexander, ex ostaggio rilasciato da Hamas, ha commentato: “Concluderemo l’affare”, in riferimento alla possibile tregua.
Sul versante iraniano, la crisi diplomatica con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) si è aggravata: gli ispettori delle Nazioni Unite hanno lasciato il Paese, dopo che Teheran ha formalmente interrotto ogni collaborazione con l’organismo di controllo nucleare. Un altro fronte che complica l’equilibrio già fragile del Medio Oriente.