Dopo le dimissioni di Giovanni Toti da presidente della Regione Liguria, il voto adesso è previsto in autunno, entro i prossimi tre mesi. Ma il leghista Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture, già si sfila: “Non mi candido, e non cambierò idea a riguardo”. Interviene anche il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che è il segretario nazionale di Forza Italia: “Mettere Toti nella condizione di scegliere tra le dimissioni e l’uscita dagli arresti domiciliari è un tentativo di condizionare il voto dei liguri”.
“Se Toti al processo sarà assolto? Cosa accadrebbe? Dinanzi all’idea che un arrestato è automaticamente colpevole, noi ribadiamo il nostro essere garantisti. Invece in questo caso si è deciso di sbattere il mostro in prima pagina”, ha affermato Tajani. Il vicepremier poi si associa ai rilievi del ministro della Giustizia Carlo Nordio: “Doloso o colposo non lo so, ma la magistratura in questo modo ha provocato le elezioni anticipate. Sono d’accordo con Nordio quando dice che si tratta di un’anomalia. Non è Toti a dover dimostrare di essere innocente, ma i giudici che devono dimostrare che è colpevole. In questo caso mi sembra che ci troviamo davanti a una forzatura”.