Crosetto: “Prendere in considerazione di affiancare riservisti alle nostre Forze Armate”

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“C’è una guerra commerciale in atto che vuole alterare le regole globali. È una guerra che si innesca su un’altra guerra”. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista rilasciata oggi a La Stampa, annuncia che l’Italia si deve preparare al mondo che cambia e che serviranno riservisti “per difendersi insieme alle forze armate”. “Abbiamo trasformato le forze armate con l’idea che non ci fosse più bisogno di difendere il nostro territorio e che la pace fosse una conquista di fatto irreversibile. Le forze armate, in questo quadro, al massimo partecipano a missioni di pace, senza arrivare a scontri veri e propri. Ora i recinti sono stati abbattuti, non ci sono più regole”.

Il ruolo del ministro della Difesa, sottolinea ancora il ministro, presuppone di prendere in considerazione gli scenari peggiori possibili”, come quello di “doversi difendere sul proprio territorio. Altra cosa che va prevista è intervenire in Paesi lontani per difendere gli interessi italiani. So che è un discorso difficile da accettare perché tutti noi tendiamo a nasconderci in una comfort zone”. Per questo propone di creare una riserva militare. “Noi non vogliamo la guerra – chiarisce – i riservisti non servono per fare la guerra, ma per difendersi, in supporto alle forze armate regolari, e solo nel caso, poco probabile, di un attacco diretto. Non c’è una visione ideologica, ma pragmatica. Come in Svizzera che non partecipa a conflitti da secoli ma è pronta a difendersi”. Si tratta “di volontari che, in caso di necessità, possono essere attivati per affiancare le forze armate.