Vittorio Sgarbi indagato per autoriciclaggio di beni culturali. Lui: “Tutto falso”

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Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è indagato per autoriciclaggio di beni culturali (di cui all’articolo 518-septies del Codice penale) in riferimento al caso del dipinto attribuito a Rutilio Manetti, di cui si sono occupati Il Fatto Quotidiano e la trasmissione di Rai3 Report. Il fascicolo, secondo quanto riportato da Skytg24, è stato trasmesso pochi giorni fa dalla procura di Imperia a quella di Macerata, e cerca di far luce sulla vicenda che riguarda il quadro del pittore senese, trafugato dal castello di Buriasco (in provincia di Torino) nel 2013 e riapparso a Lucca nel 2021 come “inedito” di proprietà di Sgarbi. Immediata la replica del critico d’arte: “Non ho ricevuto nessun avviso d’indagine, né saprei come essere indagato di un furto che non ho commesso e per un reato compiuto undici anni fa, in circostanze non chiarite dagli inquirenti di allora. Da questa notizia risulta una palese violazione del segreto istruttorio, l’unico reato di cui ci sia evidenza. È l’ennesima diffamazione. Ancora una volta Il Fatto mente”.