Governo. Legge di Bilancio in Parlamento: cosa prevede punto per punto

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Il testo della legge di Bilancio arriva in Parlamento. “Come previsto, oggi il testo sarà trasmesso al Parlamento, dopo il necessario drafting e la firma di autorizzazione del Capo dello Stato”, afferma una nota di Palazzo Chigi. Nella serata di ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha autorizzato la presentazione alle Camere del ddl bilancio. Confermata la volontà di non presentare emendamenti di maggioranza. Ieri vi è stata anche un’occasione di chiarimento attraverso un vertice tra gli alleati di governo, a cui hanno partecipato il premier Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Antonio Tajani e i centristi Maurizio Lupi e Lorenzo Cesa, il ministro Giancarlo Giorgetti, il viceministro Maurizio Leo, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. All’incontro – fa sapere Palazzo Chigi – “è emersa la grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza che ha consentito di varare una manovra finanziaria improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che nonostante il contesto difficile riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori”.. Si terrà conto “con grande attenzione” del dibattito parlamentare. 

ECCO COSA PREVEDE LA LEGGE DI BILANCIO

  • Pare confermato che la cedolare secca salirà dal 21 al 26%, ma solo nel caso in cui si affitti per periodi inferiori a 30 giorni e per le case dalla seconda alla quarta. Fonti di Forza Italia citate da Skytg24, partito contrario all’aumento della cedolare, fanno sapere che è però stata accolta la proposta di introdurre un codice identificativo nazionale attraverso il quale tracciare chi affitta appartamenti.
  • Niente Iva al 22% per i pannolini per i bambini: il prossimo anno l’aliquota salirà dall’attuale 5% al 10%. Lo prevede la manovra, nella versione bollinata dalla Ragioneria, che reinserisce i pannolini tra i prodotti con l’Iva agevolata. Nelle prime stesure questi prodotti erano stati cancellati, insieme al latte in polvere e agli assorbenti femminili, dall’elenco di quelli con Iva al 5%: ma mentre il latte in polvere e gli assorbenti erano stati inseriti nell’elenco dei prodotti al 10%, i pannolini erano rimasti fuori.
  • Da 1 miliardo a poco più di due miliardi e mezzo in tre anni: a tanto ammontano i tagli ai ministeri indicati negli allegati alla manovra. Il contributo maggiore alla spending review arriverà dal Mef, oltre un miliardo di riduzione del budget.
  • Il bonus per lavoro notturno e straordinari sarà esteso anche a baristi e camerieri. Scatterà dall’1 gennaio al 30 giugno 2024 e andrà “ai lavoratori degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande” oltre che a quelli del comparto del turismo. Le agevolazioni vanno a dipendenti con reddito fino a 40mila euro nel 2023.
  • Dopo l’intervento della premier non c’è traccia della norma sul prelievo dai conti correnti. Misura prevista in linea generale già nella delega fiscale, ma alla fine viene di fatto rinviata a un provvedimento successivo, “sentito il Garante della privacy”.
  • Quota 104 sparisce nelle ultime versioni dopo il pressing leghista. La misura lascia il posto al ritorno di Quota 103, anche se con delle limitazioni. L’accesso al pensionamento con 62 anni d’età e 41 di contributi resterà in vigore anche nel 2024, ma l’assegno sarà ricalcolato con il metodo contributivo e con un tetto massimo mensile pari a quattro volte il minimo, circa 2.250 euro.
  • Modificata anche l’indicizzazione delle pensioni, con una retromarcia sugli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.250 e 2.800 euro), per le quali l’adeguamento torna all’85% rispetto al 90% annunciato in un primo tempo.
  • Il taglio del cuneo viene confermato per il 2024, ma senza benefici per le tredicesime. Aumenta da 5 a 10 anni il periodo di tassazione delle plusvalenze dalla vendita di case ristrutturate col Superbonus. I Comuni che hanno terminato la procedura di dissesto potranno aumentare l’addizionale Irpef e anche la tassa d’imbarco (fino a 3 euro). Passano a 200 milioni le risorse destinate al bonus sociale sulle bollette della luce nel primo trimestre, calano le dotazioni per il Fondo per la disabilità e quella per il Fondo migranti.
  • Previsto anche un contributo di 560 milioni in 15 anni al Comune di Milano per coprire gli oneri del rimborso dei prestiti relativi alla realizzazione delle linee metropolitane M4-M5. Si autorizza la spesa di 20 milioni per ciascuno degli anni 2024 e 2025 e 40 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2038 a favore del Comune.
  • Previsto anche lo stanziamento di 350 milioni in 2 anni a Ferrovie dello Stato.
  • Per la veloce realizzazione degli “interventi finalizzati alla velocizzazione e al potenziamento della linea ferroviaria adriatica” si prevede l’arrivo di un commissario straordinario che si occuperà della progettazione, l’affidamento e l’esecuzione degli interventi. Il commissario verrà nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.