Stupro di Palermo. Minacce ai sette indagati, chiedono di cambiare carcere

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I sette ragazzi, accusati di violenza sessuale di gruppo su una 19enne, davanti ai magistrati dicono di aver fatto un errore di cui hanno compreso dopo la gravità, ma continuano a dire che la vittima “era consenziente”. In una conversazione registrata dai carabinieri, però, uno di loro afferma: “Lei non voleva, faceva no basta”. Su Telegram in poche ore si sono formati gruppi con l’unico obiettivo di trovare il filmato dello stupro. Le famiglie degli indagati sporgono denuncia per insulti e minacce ricevuti sui social. Nel frattempo, è stato chiesto il trasferimento presso altra struttura di detenzione dei fermati perchè pare siano stati minacciati.