Paternò. Riavvicinamento di FdI a Naso un fisiologico allineamento politico

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di Andrea Di Bella

A Paternò sono in molti ormai tra politici, ex politici, colleghi della stampa, a dare quasi per certo un riavvicinamento del mondo afferente a Fratelli d’Italia verso l’Amministrazione Comunale ed al sindaco Nino Naso. Tolte alcune fantasiose ricostruzioni, tolti alcuni dietroscena e qualche spunto tratto dai social network, non vi è nulla al momento che darebbe per certo un nuovo coinvolgimento di FdI nell’alveo che fa capo al primo cittadino. Tenuto conto di queste banali considerazioni, c’è da riflettere sulle reali implicazioni politiche che tale eventualità potrebbe comportare. Un’emorragia di consiglieri comunali che migrerebbero all’opposizione? L’allarme di un “ribaltone”? Il malcontento della città? Potrebbe anche essere. Ma dato che la politica è fatta di donne e uomini sí, ma che compiono delle scelte, l’eventuale coinvolgimento del partito di Giorgia Meloni nella nuova Amministrazione Naso saremmo tutti costretti a leggerla come un fisiologico allineamento. Nella scorsa legislatura in un’intervista rilasciata al sottoscritto, il sindaco dichiarò in modo chiaro che il suo posizionamento politico è al Centro, sottolineando la sua vocazione “autonomista” (subodorando forse cosa sarebbe potuto accadere dopo più di due anni, con l’assoluzione definitiva di Raffaele Lombardo e la rinascita del Movimento per l’Autonomia) ma senza tralasciare un dettaglio fondamentale: “Io guardo a Destra”, mi disse. Un punto fermo, fondamentale. E se la passata compagine amministrativa paternese poteva definirsi puramente “civica”, quest’ultima non può più definirsi tale. Vi è una chiara vocazione Centrista, moderata e di Destra, avendo incamerato anche il sostegno della lista “Prima l’Italia” che altro non è che la Lega di Matteo Salvini in salsa sicula (si legge Luca Sammartino). Dunque, uno sguardo complessivo al Centrodestra di Governo in Sicilia, a quello che si staglia nel breve periodo in vista delle Amministrative a Catania e dunque ad un riassetto degli equilibri a cascata. Paternò, giocoforza, non può restare fuori da questo nuovo puzzle. Per questo, pur mantenendo la sua innata indipendenza e nel rispetto di tutti i ruoli sul tappeto, l’apertura a Fratelli d’Italia da parte del sindaco Naso non sarebbe soltanto auspicabile ma addirittura utile, per ricomporre ciò che taluni hanno inteso dividere alle scorse elezioni di giugno 2022 e riportare il tutto alla normalità, aprendo anche alla costruzione di un campo largo che possa mettere le basi per un nuovo e necessario progetto politico per il voto del 2027. Il Centrodestra è forza di Governo a Roma, a Palermo, lo sarà certamente a Catania, nella nuova Provincia di Catania per cui probabilmente si rivoterà già entro metà 2024, dunque anche a Paternò. Con un sindaco pienamente legittimato e con tutte le forze politiche alternative alla Sinistra e ai Cinquestelle a governare una delle comunità più importanti, dopo il capoluogo etneo. dibella@freedom24news.eu