Meloni in conferenza stampa fine anno parla di nuova emergenza Covid

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Nel suo primo intervento di fine anno dall’insediamento a Palazzo Chigi, il premier Giorgia Meloni ha parlato di guerra in Ucraina e della centralità che l’Italia può avere verso la pace con la Russia, dell’allerta degli ultimi giorni per la pandemia da Covid-19, della Manovra approvata oggi dal Senato e del Pnrr. Ma anche della riforma sul presidenzialismo che intende portare avanti – una “priorità” che “può solo fare bene all’Italia, consente stabilità e governi frutto di indicazioni popolari chiare” – e dei suoi primi mesi alla guida di Palazzo Chigi. “Non è esattamente” la conferenza stampa “di un governo che ha lavorato un anno, è più una conferenza stampa di inizio mandato”, sono state le prime parole del premier. Sulla sua esperienza finora al governo, Meloni ha sottolineato che “di destra è tutto quello che abbiamo fatto, cerco di fare cose compatibili con la mia visione, se non avessi condiviso qualcosa che il governo ha fatto lo avrei rifiutato. Il mio atteggiamento verso questa esperienza di governo non è di sopravvivere, vale la pena fare tutto quello che sto facendo se sei fiero di quello che hai fatto, se sei coerente con quello che sei”. Sul futuro: “Io prendo in considerazione l’ipotesi di non essere rieletta fra 5 anni, ma non prendo in considerazione l’ipotesi di non fare quello che io ritengo sia giusto fare per questa Nazione”. Simbolo della “volontà di lavorare bene” è l’essere riusciti ad approvare la Legge di Bilancio “un giorno prima rispetto a quelle degli ultimi anni”, ha detto Meloni parlando della necessità di investire sulla formazione e sull’occupazione.

EMERGENZA COVID DALLA CINA – Riguardo alla nuova ondata di Covid in Cina, il presidente del Consiglio ha spiegato che il Governo si è “mosso immediatamente  in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo diposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina”. Meloni ha però sottolineato che la misura “è efficace se viene presa da tutta l’Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l’Ue voglia operare in questo senso. Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Sinora s’è rivelato solo Omicron. In questo momento dovrebbe essere tranquillizzante. Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione: situazione abbastanza sotto controllo”, ha riferito il premier.