Paternò. Analisi post voto: Naso sindaco e primo partito: liste gemelle oltre il 22%

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Nino Naso, sindaco di Paternò

Ieri mattina il sindaco di Paternò rieletto Nino Naso si è ufficialmente insediato a seguito della proclamazione celebratasi presso l’Aula Consiliare di Palazzo Alessi in Piazza Umberto. Presenti consiglieri comunali della ex maggioranza, alcuni nuovi consiglieri eletti, assessori uscenti ed “entranti”, vale a dire coloro che sono stati indicati da Naso al momento del deposito della candidatura “in prima battuta”, più un numero considerevole di cittadini e rappresentanti della stampa. L’elezione di Naso ha scompaginato ancor più che nel 2017, alla prima elezione, il quadro politico paternese. Qui di seguito un’analisi politica del voto Amministrativo della scorsa domenica, basata sui risultati elettorali riportati sul sito ufficiale del Comune di Paternò.

NASO SINDACO ED ANCHE PRIMO PARTITO – Il sindaco uscente e ricandidato Nino Naso è stato votato da 11.209 paternesi, pari al 44.82% dei voti validi espressi. Per essere eletto a primo turno sarebbero bastati anche 10.307 voti, ossia il 40,01% dei voti validi espressi. Naso ha dunque ottenuto 902 voti in più del necessario. Altro primato del sindaco uscente e riconfermato è quello politico: le sue due liste “gemelle”, hanno determinato un risultato straordinario a lui direttamente collegato. Le due liste, infatti, portavano entrambe il suo nome. “Nino Naso Sindaco” e “Naso Sindaco – Presenti Sempre” hanno totalizzato rispettivamente 2.394 voti con il 9,91% e 3.080 voti con il 12,76%. Complessivamente, l’area di consenso politico direttamente collegato a Naso è determinata da 5.474 voti ed il 22,67% dei voti. Naso è dunque sindaco ed anche il “primo partito” della città.

IL PRIMO TRA TUTTI GLI ELETTI TRA LE FILA DI NASO – Il candidato che ha ottenuto maggiori consensi personali in assoluto appartiene ad una delle due liste gemelle di Naso, ossia “Naso Sindaco – Presenti Sempre”. Si tratta di Marco Tripoli, già consigliere comunale dal 2012 al 2017, già presidente della partecipata comunale AMA ed oggi eletto in Assise con ben 705 voti. Al momento della convocazione Tripoli aprirà il primo Consiglio Comunale, dunque, in quanto consigliere comunale cosiddetto “anziano”, ossia il più votato.

UN PLEBISCITO PER L’AREA MODERATA ALTERNATIVA ALLA SINISTRA – Non avendo l’area di Sinistra-Cinquestelle eletto alcun consigliere comunale in Assise Civica, l’area politica di Centrodestra, moderata ed autonomista risulta adesso assolutamente maggioritaria con 21.285 voti raccolti in città, rappresentativa in Consiglio di una percentuale bulgara pari all’82,62% dei voti validi espressi.

SINISTRA PER LA PRIMA VOLTA IN TRENT’ANNI FUORI DAL CONSIGLIO – Nonostante avesse messo in campo tre liste civiche per un totale di 2.861 con l’11,85%, liste costituite da tutte le aree politiche che attualmente rappresentano il Partito Democratico e i Cinquestelle, oltre che i Verdi Europei e aree civiche dello stesso orientamento, il Centrosinistra non è riuscito ad eleggere nessun rappresentante in Assise in quanto nessuna delle tre liste collegate al candidato sindaco Maria Grazia Pannitteri ha raggiunto il quorum del 5% dei voti validi espressi dagli aventi diritto. Un fatto storico per la città, mai avvenuto prima.

L’AREA POLITICA RIFERIMENTO DELL’EX ASSESSORE VITO RAU SPARITA – La lista “Alleanza per Paternò”, coordinata dal presidente dell’omonimo movimento politico Vito Rau (ex assessore di Nino Naso e già candidato e non eletto alle elezioni Regionali in Sicilia nel 2017), e che ha reclutato negli ultimi due mesi prima del voto anche uomini del calibro di Paolo Di Caro (leader del movimento giovanile Muoviti Paternò, candidato nella predetta lista ma non eletto in Assise) ha ottenuto un risultato al di sotto delle aspettative, nonostante il candidato sindaco Alfio Virgolini sostenuto da “Alleanza per Paternò” avesse designato assessori a primo turno proprio due dei più visibili candidati della lista: Agata Marzola e Alfredo Sciacca, consiglieri uscenti. La lista ha complessivamente ottenuto 1.244 voti: appena sopra lo sbarramento con il 5,15%. Nel dettaglio: Marzola ha ottenuto 198 voti mentre Sciacca 159. Un calo si direbbe clamoroso rispetto a cinque anni addietro. Nel 2017, infatti, Marzola era riuscita a raccogliere 412 preferenze, Sciacca 330. La lista ha comunque eletto in Consiglio il candidato Gabriele Di Fazio con 271 preferenze. Di Fazio nel 2017 fu candidato – e non eletto – a sostegno del candidato sindaco uscente del Centrosinistra Mauro Mangano nella lista “Avanti Semplicemente” ottenendo 231 preferenze. 

RITORNA IN ASSISE L’AREA DI FORZA ITALIA – Forza Italia alle Amministrative paternesi del 2022 non ha presentato il suo simbolo in quanto la dirigenza del partito e la deputazione regionale del territorio non ha espresso una posizione univoca: l’area riferimento dell’on. Alfio Papale sosteneva Nino Naso mentre quella riferimento dell’on. Marco Falcone sosteneva Alfio Virgolini. Questo non ha comunque impedito ai forzisti di correre con una lista civica appositamente creata, “Azzurri – Virgolini Sindaco”, che ha ottenuto un ragguardevole risultato: 1.877 voti ed il 7,77%, permettendo l’elezione di due consiglieri comunali: Salvatore Antonino Frisenna con 492 voti e Michele Russo con 435 voti.

CLAMOROSO INSUCCESSO PER L’EX CANDIDATO SINDACO ANTHONY DISTEFANO – Il candidato vicesindaco di Alfio Virgolini, Anthony Distefano, già candidato sindaco nel 2017, in questa tornata elettorale 2022 risultava candidato al Consiglio Comunale per lista “Diventerà Bellissima”. Distefano nel 2017, oltre che candidato sindaco fu anche candidato in Consiglio nella lista “Anthony Distefano Sindaco” ottenendo appena 41 voti. Alle Amministrative celebratesi lo scorso 12 giugno, invece, ha ottenuto 218 preferenze personali non riuscendo però a centrare l’elezione in Assise. Per “Diventerà Bellissima” eletti comunque due consiglieri: Maria Barbara Benfatto con 488 e Lorenzo Terranova con 298 preferenze. 

CINQUESTELLE INESISTENTI – Clamoroso anche il risultato dell’area Cinquestelle a Paternò. Il partito, che non ha presentato il simbolo ma che ha contribuito alla costituzione della lista civica “Insieme per Paternò” a sostegno del candidato sindaco del Centrosinistra Maria Grazia Pannitteri, era presente alla competizione Amministrativa del 12 giugno con 4 candidati al Consiglio Comunale: i due consiglieri uscenti Martina Ardizzone (124 voti) e Claudia Flammia (158), l’ex candidato sindaco Salvo La Delfa (137) e Giuseppe Sapienza (55). Ebbene, complessivamente l’area Cinquestelle ha ottenuto 474 voti con l’1,83% dei consensi. Nel 2017 la lista del M5S alle Amministrative ottenne 2.775 voti ed il 10,12%.

FRATELLI D’ITALIA PRIMA LISTA – La lista di Fratelli d’Italia, che correva a sostegno del candidato sindaco Alfio Virgolini, è risultata essere la prima lista per numero di voti con 3.201 voti ed il 13,26% ed ha eletto 4 consiglieri. Fino all’ultimo vi è stato un testa a testa con la lista “Naso Sindaco – Presenti Sempre”, che si è infine fermata poco al di sotto ottenendo 3.080 voti con il 12,76%, con una differenza tra le due liste di appena lo 0,5%.

MAGGIORANZA NON ANCORA DEFINITAAllo stato attuale, il nuovo Consiglio Comunale è composto da 12 consiglieri collegati all’Amministrazione Comunale ed 11 consiglieri all’opposizione. A questi ultimi va aggiunto il candidato sindaco arrivato secondo dopo il sindaco eletto, cui la legge elettorale assegna in automatico un seggio in Assise Civica. Si tratta dunque di Alfio Virgolini, che torna in Consiglio dopo cinque anni di stop. Con lui i componenti dell’opposizione ammontano a 12, tanti quanti compongono la maggioranza. Va comunque specificato che vi è in corso un riconteggio dei voti che potrebbe ribaltare la situazione in favore del sindaco rieletto Naso: un riconteggio che potrebbe ridisegnare drasticamente gli equilibri in Consiglio dopo l’eventuale assegnazione del seggio alla lista coordinata dall’assessore uscente Turi Comis “Noi per Paternò”, attualmente ad un passo dalla soglia di sbarramento avendo ottenuto 1.187 voti ed il 4,92%. Assegnazione del seggio che potrebbe vedere scattare il premio di maggioranza per Naso e che potrebbe portare ad un drastico riassestamento degli equilibri politici: 15 consiglieri di maggioranza contro 9 di opposizione.

DIFFERENZA TRA COALIZIONI E CANDIDATI SINDACI: VIRGOLINI IL PEGGIOREUn dato incontrovertibile è quello relativo le preferenze ottenute dai candidati sindaci e le rispettive coalizioni a sostegno. La coalizione di cinque liste dell’uscente e riconfermato sindaco Nino Naso ha ottenuto 10.544 voti, mentre Nino Naso candidato sindaco ha ottenuto 11.209 voti, ovvero 665 voti in più. La coalizione di sei liste che ha sostenuto Alfio Virgolini ha ottenuto 10.741 voti, mentre Alfio Virgolini candidato sindaco ha ottenuto 9.754 voti, ovvero 987 voti in meno. La coalizione di tre liste che ha sostenuto Maria Grazia Pannitteri ha ottenuto 2.861, mentre Maria Grazia Pannitteri candidato sindaco ha ottenuto 4.046 voti, ovvero 1185 voti in più.