Roberto Saviano dopo la sentenza: “Io in cella, i boss assolti”

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b45132421b83ae5f823077030718ffe5-031-kE3D-U43040854609758xZE-593x443@Corriere-Web-Sezioni«Una vittoria a metà». Così Saviano ha commentato la sentenza dei giudici della terza sezione del tribunale di Napoli che hanno condannato a un anno l’avvocato Michele Santonastaso ed assolto i boss dei Casalesi Bidognetti e Iovine per le minacce allo scrittore Roberto Saviano e alla giornalista Rosaria Capacchione, senatrice Pd. Iovine qualche mese fa ha deciso di collaborare con la giustizia. L’altro avvocato imputato, Carmine D’Aniello, per il quale il pm Cesare Sirigano aveva chiesto un anno e sei mesi di pena, è stato invece assolto.

La terza sezione penale del tribunale di Napoli ha anche condannato Santonastaso a risarcire i danni allo scrittore, alla giornalista e all’Ordine dei giornalisti della Campania, che si sono costituiti parte civile al processo. Stabilita anche una provvisionale di 20mila euro alla giornalista.

«Dare la scorta a chi scrive significa permettere di scrivere e garantire un diritto costituzionale. Spero che questa sentenza possa essere un primo passo verso la libertà, che ora ci possa essere una mia vita nuova», ha commentato Saviano. E poi ha aggiunto: «Non sono imbattibili, non sono invincibili e la sentenza lo dimostra». «Viene riconosciuta dopo tanti anni la minaccia. Sono un po’ frastornato. Sono anni che aspettavamo questo risultato. Mi colpisce che in questo caso viene condannato un avvocato con l’aggravante mafiosa come responsabile delle minacce, come se fosse stato lo strumento usato dal clan per minacciare.

Il pensiero va alla battaglia fatta in questi anni, alla possibilità di credere che le parole fanno paura. Il clan ha minacciato attraverso un avvocato i lettori e quindi tutti quelli che in questi anni si sono opposti ai clan». E infine: «L’Italia è un Paese complicato, non ho la sensazione che la battaglia antimafia sia una priorità». Poi su Twitter Saviano ha scritto: «Vittoria a metà. Riconosciute minacce camorriste fatte da Santonastaso. Assolti i boss, guappi di cartone, nascosti dietro il loro avvocato».

CorrieredellaSera

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