Cop26, l’allarme di Draghi: “Da clima ripercussioni su pace e sicurezza”

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Il premier italiano Mario Draghi

“L’iniziativa della Cop26 è molto molto importante – ha detto il premier Mario Draghi in un punto stampa a margine della Cop26 -, traccia il percorso che dovremo intraprendere tutti insieme per dare risposta al problema che non possiamo risolvere da soli. Un singolo Paese non può rispondere a questi problemi e questa forse è la più importante iniziativa collettiva diretta a questo fine”. “Prima si ignorava completamente il problema, ora c’è crescente consapevolezza” sul clima. “Quello che rende molto complicato il negoziato è che i Paesi hanno condizioni di partenza diverse tra loro”, ha aggiunto Draghi da Glasgow.

“Nel G20 ci sono stati spostamenti delle posizioni precedentemente assunti” da Russia a Cina” verso “maggiore vicinanza al tema” clima. “Sul piano degli obiettivi, delle ambizioni, non ci sono molte differenze. Sulla velocità con cui affrontare le sfide ancora ci sono divergenze. Che sia stato per la prima volta accettato da tutti che i gradi necessari siano un grado e mezzo e non due è molto importante. Questo impegna questi Paesi ad azioni coerenti di fronte all’opinione pubblica. Non so come evolverà qui il negoziato, ma l’impressione è che ci sia disponibilità a parlare e fare passi avanti”. 

Poi ancora: “Con la ripresa delle attività economiche, le emissioni sono tornate già oltre i livelli pre-Covid“. “Da questo Cop26 mi aspetto che costruisca sui risultati del G20 e vada più in là”.