Sei indeciso sul vaccino anti-Covid? Leggi questo

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Ogni anno oltre 400.000 mila persone nel mondo sono uccise dal cibo (fonte OMS). E parliamo solo delle vittime “a breve termine”, stroncate in pochi giorni da intossicazioni alimentari.

Perché quelle uccise dagli “effetti a lungo termine” dell’alimentazione sono ogni anno almeno 10 milioni (fonte Lancet, Fondazione Veronesi) tra disturbi cardiovascolari, diabete, alcuni tumori, ecc. Eppure nessuno si sognerebbe mai di smettere di mangiare per quel rischio di beccare un alimento contaminato. Perché abbiamo chiara in mente l’alternativa: ovvero la certezza di morire di fame. Così scegliamo l’opzione con meno probabilità di eventi avversi: mangiare.

Anche le cinture di sicurezza uccidono. Il 20 novembre 2018 in Campania a un poliziotto la cintura di sicurezza ha reciso la carotide, uccidendolo. E pochi mesi prima l’ex sindaco di San Vito dei Normanni, persona meravigliosa e che avevo il privilegio di aver conosciuto, è morto nella sua auto in fiamme incastrato dalla cintura di sicurezza. Eppure nessuno si sognerebbe mai per questi rari e singoli episodi, di non mettere più la cintura. Perché abbiamo chiaro in mente che morire senza cintura è molto, molto più probabile che morire per la cintura.

E lo stesso potremmo dire di qualsiasi attività umana: uscire di casa potrebbe uccidere, restare in casa potrebbe, fare la doccia, andare in auto, fare un tuffo, giocare a calcetto e così via. Prendere tanti farmaci che abbiamo in casa (vedi effetti indesiderati dell’aspirina, giusto per citare il più diffuso) potrebbe uccidere. Eppure ogni giorno, senza nemmeno saperlo, scegliamo qualcosa di raramente rischioso – ma rischioso – non solo per sopravvivere, ma anche solo per non annoiarci.

E i vaccini anti-Covid? A oggi l’AIFA ha ricevuto 498 segnalazioni di decessi post-vaccino in Italia in 8 mesi. Sono appunto segnalazioni. Sono cioè decessi avvenuti dopo il vaccino, non necessariamente per il vaccino, che i medici o i famigliari hanno voluto segnalare. E l’AIFA li registra. Poi si vedrà se saranno morti da vaccino o meno. Intanto registra. E basti pensare che tra questi 498 sono incluse persino persone morte a 104 anni o 133 giorni dopo la somministrazione per capire che l’AIFA registra proprio tutto.

Per l’Aifa di questi 498 decessi solo 7 sembrano correlabili al vaccino. Ma noi non ci stiamo, e decidiamo che sono tutti morti di vaccino. Tutti. Anche la signora di 104 anni. Sono tanti? Sono pochi? Visti così anche uno solo è tanto. Uno solo è troppo. Ma è come se stessimo considerando i danni del cibo senza contare i danni del non nutrirsi. O i danni della cintura di sicurezza senza contare i danni del non indossarla. Eppure sul vaccino a milioni cadono in questo inganno diffuso da spregiudicati complottisti in cerca di fama e denaro, o da giornalisti in cerca di click o di copie.

Se quelle 498 persone sono davvero state uccise dal vaccino, significa che il vaccino – nella peggiore delle ipotesi – causa 0,75 decessi ogni 100.000 somministrazioni. Il Covid, da cui il vaccino protegge (così come la cintura di sicurezza protegge dagli incidenti) ne ha fino a oggi uccise 2.900 di persone ogni 100.000 infetti. Scegliere di prendere il Covid che ha un rischio pari a 2.900, per paura del vaccino che ha un rischio di 0,75 (nella nostra ipotesi che tutti, ma proprio tutti i segnalati sono morti di vaccino) è esattamente come correre in auto senza cintura per il timore di rimanere uccisi dalla cintura. Domanda: lo fareste a vostro figlio? Dal profilo Facebook del giornalista Emilio Mola