Covid: 160 milioni i contagi nel mondo dall’inizio della pandemia Covid

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Games. EPA/FRANCK ROBICHON

Ha superato quota 160 milioni il numero di contagi da Covid-19 registrati in tutto il mondo da inizio pandemia, secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins. I decessi sono stati oltre 3,32 milioni. Il Paese più colpito al mondo in termini assoluti dal nuovo coronavirus restano gli Stati Uniti, con 32,8 milioni di casi e 583.650 morti. Seguono l’India e il Brasile. 

Giappone – Prosegue l’emergenza Covid, continua a salire il numero dei pazienti nelle terapie intensive, a quota 1.214, un livello mai così alto da inizio pandemia. Il dato comunicato dal ministero della Salute nipponico aggiorna quello di ieri, a 1.189. Nel frattempo uno studio dell’Istituto nazionale per le malattie infettive rivela che la variante N501Y del virus, originata in Gran Bretagna e responsabile per circa il 90% dei casi nel Paese del Sol Levante, è soggetta a causare sintomi più gravi alla salute rispetto alle mutazioni precedenti, in particolare nella fascia tra 40 e i 64 anni di età.
La ricerca si basa su un’analisi si 207.000 persone in Giappone risultate positive all’agente patogeno negli ultimi 3 mesi. Il direttore dell’istituto, Motoi Suzuki, ha detto che le misure intraprese in passato circa lo stato di emergenza non potranno produrre gli stessi effetti, e considerando l’alto livello di trasmissione della variante ci vorrà del tempo prima di poter vedere un calo delle infezioni. Intanto prosegue ancora a rilento la campagna vaccinale e aumentano i dubbi sulla sostenibilità del programma annunciato dal premier Yoshihide Suga, di inoculare fino a un milione di persone al giorno per terminare il segmento delle persone con più di 65 anni di età entro la fine di luglio. Ad oggi soltanto il siero della Pfizer è stato autorizzato e il Paese ha stoccato decine di milioni di dosi senza riuscire a distribuirle per problemi di logistica, in primis la mancanza di personale medico. Ieri un’anomalia al sistema di prenotazione gestito dalla compagnia statunitense Salesforce ha provocato un black out per 11 municipalità, arrestando il processo di somministrazione per oltre 5 ore. Ad oggi in Giappone appena il 2,7% della popolazione di 126 milioni di abitanti ha ricevuto la prima dose del vaccino.

India – Ancora 362.727 nuovi casi di coronavirus e 4.120 decessi nella giornata di ieri in India, secondo i dati del ministero alla Sanità. I contagi totali sono saliti a 23.703.665 e le vittime a 258.317, con un tasso di letalità dell’1,09 per cento. Il Maharashtra è lo Stato con il maggior numero di nuove infezioni, 46.781, mentre il Karnataka ha il maggior numero di casi attivi, 592.182. L’India è al secondo posto al mondo per contagi, dopo gli Stati Uniti, e al terzo posto al mondo per decessi, dopo Usa e Brasile. La campagna di vaccinazione del Paese, iniziata il 16 gennaio, ha portato sinora a 177 milioni 214 mila immunizzati, ed è aperta a tutti i maggiorenni, ma è notevolmente rallentata dalle difficoltà di ottenere i vaccini da parte dei vari Stati. Ansa