Paternò, sull’addizionale IRPEF interviene Nino Naso: “I consiglieri non la votino”

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hqdefault (1)Con un comunicato inviato al presidente del consiglio Comunale, Laura Bottino, a tutti i consiglieri comunali e agli organi di stampa, l’ex candidato sindaco Nino Naso (che fu anche consigliere comunale di opposizione e assessore in giunta con il centrodestra), scrive parole di fuoco relativamente l’approvazione dell’addizionale IRPEF che l’assise civica paternese è chiamata a votare nella giornata di domani, 29 settembre, alle ore 20. Di seguito il comunicato integrale di Nino Naso.

“Apprendo con grande stupore e profonda amarezza che il sindaco Mangano ha proposto al consiglio comunale l’aumento dell’addizionale IRPEF dallo 02/x1000 allo 08/x1000. Da notare che nella scorsa amministrazione, questa tassa  era stata da me combattuta e osteggiata, cui si era affiancato anche l’allora consigliere Mangano; lo stesso  che si è proposto ai cittadini, nelle ultime elezioni comunali del 2012, come un sindaco anti-tasse e che invece, ahimè, uno dei primi atti da sindaco che ha adottato è stato quello di aumentare l’IMU con un’aliquota altissima, ed ora si presenta con quest’altra gravissima novità.

Rimango veramente sorpreso da questa proposta. Troppo facile promettere, prendersi i voti dei cittadini e poi con qualche spicciola scusa fare tutto il contrario. Ora viene proposto al consiglio comunale un atto unilaterale, come un ricatto: o si approva l’aumento dell’addizionale IRPEF o si va al dissesto. Ma ci si chiede, se ne è accorto proprio adesso? Sono stati votati altri due bilanci e non c’era affatto tutto questo equilibrio tra entrate e spese! Come mai, proprio ora diventa indispensabile gravare i cittadini di Paternò di un’ ulteriore tassa che verrà sottratta in maniera coatta  dal loro reddito, incidendo pesantemente sulla busta paga e sulla dichiarazione dei redditi?

Ci si chiede, visto che la somma presuntiva  che il comune deve recuperare per riequilibrare il bilancio è di circa 800 mila euro, come mai Mangano, allora, ha erogato all’ATO CT3 Simeto Ambiente SpA (in liquidazione),  la somma di 1.050.000 euro  come anticipazione e priva di rendicontazione, con parere negativo da parte dei dirigenti del comune e da parte dei revisori dei conti, i quali ammonivano Mangano che detto atto avrebbe procurato squilibri al bilancio? Scelta sicuramente inspiegabile e irresponsabile. E ora si chiedono i soldi ai cittadini? Troppo comodo!

Ci si chiede ancora, quali sono le azioni che sono state intraprese da Mangano per la gestione delle entrate? Strisce blu; pubblicità e cartellonistica pubblicitaria; gestione impianti comunali ( ad es. piscina comunale con enormi uscite a fronte di esigue entrate); i debiti dell’ azienda idrica che ammontano a circa un milione di euro, non introitati e che da soli  basterebbero a riequilibrare il bilancio.

Per non parlare poi della gestione delle uscite, un esempio per tutti la questione rifiuti, forse solo una o due gare di appalto pubbliche, a fronte di un fioccare continuo di determine da parte del sindaco con affidamento diretto; si registra, altresì, un crollo della differenziata che sfiora i minimi storici, nonostante i sacrifici compiuti dai cittadini per eseguirla in modo corretto nella speranza di poter risparmiare sulle bollette. Come mai? Ma chi è che controlla? Addirittura, si registra dal 2012 ad oggi, un aumento di 900.000 euro per il servizio di raccolta rifiuti, con un conseguente aggravio di spese per le casse comunali e quindi per i cittadini.

 Il mio appello va ai consiglieri comunali tutti, al di là dei partiti di appartenenza, non votate quest’ignobile atto amministrativo, sareste additati voi come gli unici carnefici e, i cittadini sarebbero le vittime inermi e inconsapevoli. Fate assumere a Mangano le proprie responsabilità,  non rendetevi complici di quest’ulteriore scelleratezza perpetrata da un sindaco distante e freddo, insensibile al dolore di una città ferita e umiliata. Consiglieri, abbiate coscienza,  soprattutto nel momento fatidico in cui esprimerete il vostro voto; questo atto iniquo non va assolutamente votato! Poiché in questo momento storico è improponibile, inutile e non necessario. La città tutta sta aspettando … è nelle vostre mani. Sarebbe questa una ferita che mai si potrà richiudere e che sanguinerà per sempre. Ve lo chiedo con il cuore in mano, da cittadino paternese vero come voi”.

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