Paternò, colpo di scena: “Cittadini in Comune rifiuta di entrare in giunta”

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539728_4181615829552_1167611896_nColpo di scena a Paternò. Il gruppo civico “Cittadini in Comune”, che ha vinto le elezioni amministrative con Mauro Mangano, ha da pochi minuti concluso il suo vertice assembleare. La decisione lascia di stucco. Si legge nello spaccio: L’Assemblea dei soci del Movimento “Cittadini in Comune”, riunitasi in seduta plenaria ieri (cioè oggi) 23 settembre 2014, in relazione alla eventualità di un ingresso di un proprio esponente in Giunta, ha deciso di confermare quanto già scritto e ribadito in tutti i documenti ufficiali dell’associazione e, cioè, che il Movimento è interessato esclusivamente al rilancio dell’azione amministrativa secondo il programma e i valori che hanno portato alla vittoria di Mauro Mangano alle elezioni amministrative di due anni fa. Si ribadisce quindi che il Movimento “Cittadini in Comune” non è disponibile a ricoprire alcuna carica o incarico né in Giunta né altrove, nè attraverso i propri iscritti e né attraverso esterni in quota al Movimento. Chiunque avanza o avanzerà ipotesi o richieste di questo tipo, lo farà a titolo puramente personale”.

Un colpo di teatro incredibile, a ridosso delle discussioni politiche che proprio in queste ore tengono banco a Paternò. Il sindaco nei giorni scorsi avrebbe chiesto a due assessori (si fecero i nomi di Indaco e Galatà) di lasciare il loro posto in giunta per fare spazio proprio a “Cittadini in Comune” e ad una frangia dell’opposizione (capitanata dal consigliere Salvo Comis), che si è reso disponibile ad un non meglio precisato “sostegno esterno”. Proprio ieri il primo dietroscena confermato: Flavia Indaco si è dimessa. E questa sera la decisione inaspettata del gruppo civico di centrosinistra che siede attualmente in maggioranza. E c’è di più: durante la riunione, a cui hanno preso parte una ventina di iscritti tra cui i consiglieri comunali componenti il gruppo in Consiglio Comunale (Parisi, Fallica e Arcoria. Arena assente per motivi personali), il capogruppo Lorenzo Arcoria è uscito proprio un attimo prima della votazione, verosimilmente in disaccordo con la presa d’atto unanime di tutto il movimento. Forse il capogruppo avrebbe preferito fare diversamente, e addirittura favorire l’ingresso in giunta di una persona a lui vicina come la prof.ssa Francesca Coluccio (che ha smentito nei giorni scorsi). In ogni caso, questa presa d’atto rappresenta per il sindaco Mauro Mangano un enorme problema. Il primo cittadino pensava forse di potere sedare gli animi in consiglio offrendo posti in giunta a destra e a sinistra. Così non è stato e non sarà. Cosa accadrà adesso?

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