Calcio, Catania: pari col Modena. E adesso è sfida a Crotone

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di Mirco Lo Porto

Non basta l’arrivo del nuovo tecnico sulla panchina etnea, non basta tornare a giocare in casa dopo le due trasferte consecutive, non basta il sostegno dei ‘fedelissimi’ in curva pronti come sempre ad incoraggiare una squadra che necessità di qualcosa in più di un semplice supporto morale. Non basta tutto ciò perché il Catania è e resta lontano da quella condizione fisica e da quella forma mentis necessaria per vincere.

I 3 punti continuano a rimanere un lontano miraggio. Il ‘bel gioco’, pure. Primo tempo triste: poche palle gol, nessuna bella azione degna di nota, squadra compatta e nulla più. Le tanti, troppe, reti subite nel corso delle prime giornate si sono fatte sentire e gli uomini di Sannino sembrano più attenti ad evitare il gol che a realizzarlo. Non è una mentalità che può funzionare. Non adesso, non in casa, non per il Catania visti gli obiettivi. Timidi accenni di tentativi da gol arrivano alla fine di uno spento primo tempo con Leto che, tra tutti, sembra essere quello più propositivo.

Buona la prestazione di Rosina, il più attivo degli undici, che prova ad impostare il gioco offensivo e aiuta la circolazione della palla al centrocampo, costretto, ogni tanto, a dare una mano anche difesa nelle frequenti situazione d’impasse. In ombra Calaiò, ma non è certo sua la colpa. La palla stenta ad arrivargli tra i piedi e quando, raramente, avviene si tratta di qualche lancio dalla distanza difficile da controllare. Pochi, quindi, gli spunti per l’attaccante che sinora, a parte il gol della prima di campionato, non ha avuto modo di mettersi in luce. Sannino, che festeggia la sua quattrocentesima panchina, urla e sbraccia come un dannato dettando continue direttive alla difesa rossazzurra per evitare l’ennesimo strafalcione. La sua foga, e quella del collega Novellino, non è particolarmente apprezzata dal direttore di gara e al 76’ vengono entrambi fatti allontanare dal campo e invitati a guardare il resto del match dal monitor. L’unica vera palla gol della partita per gli ospiti arriva a dieci dallo scadere, quando Acosty dal limite dell’area calcia una palla che scheggia la traversa facendo tremare, oltre il legno, anche i tanti tifosi rossazzurri sugli spalti. La  grande chance per il Catania, invece, si presenta all’84simo sui piedi di Cani, subentrato ad un improponibile Castro, ma davanti al portiere perde il tempo facendo sfumare la possibile rete del vantaggio etneo. Durante i 90 minuti ventaglio di cartellini gialli; ben 9 complessivamente (6 per gli ospiti e tre per i padroni di casa). Complessivamente partita nervosa e tattica, di ‘sacrificio’ come dichiarato da Capuano a fine gara. Il piccolo successo del Catania è stato quello di non prendere gol riuscendo ad arginare ogni possibile tentativo offensivo degli avversari. Catania – Modena finisce a reti inviolate.

I fischi della tifoseria e le contestazioni, a fine gara, sono dovuti. La squadra,ancora, non c’è e il pubblico giustamente rumoreggia. Martedì prossimo, incontro con il Crotone e occasione per i rossazzurri per farsi perdonare la deludente prestazione casalinga, alla ricerca dei primi tre punti, in un campo difficile, che potrebbero consentire alla squadra di Sannino di riacquisire fiducia nei propri mezzi, risollevando le sorti di un campionato iniziato malissimo.

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