Coronavirus: Viminale, denunciate 2.162 persone

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Sono 2.162 le persone che sono state denunciate fino ad ora per violazione delle restrizioni disposte dai provvedimenti per l’emergenza Coronavirus. Il bilancio è stato pubblicato dal Viminale sul sito del ministero. Le persone complessivamente controllate sono state 106.659 mentre le verifiche negli esercizi commerciali sono state 18.994. Tra i denunciati ci sono anche 113 titolari di esercizi commerciali mentre 35 sono le persone denunciate per aver indicato nell’autocertificazione motivi non veri per gli spostamenti.

L’Italia si sveglia zona rossa dopo la nuova stretta contro l’emergenza coronavirus in vigore da oggi e fino al 25 marzo: il nuovo decreto che prevede la chiusura di ulteriori attività e servizi non essenziali: stop anche a bar, pub e ristoranti; restano attivi tra gli altri idraulici, meccanici, benzinai, tabaccai ed edicole. “Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore domani”, ha detto ieri Conte annunciando il dpcm (IL TESTO).

Il nuovo decreto – avverte però il governatore della Lombardia Atttilio Fontana – “dovrà essere riguardato e riesaminato, ci sono discrasie, cose che vanno corrette ma il dialogo con il governo prosegue per cercare di  migliorare ulteriormente il documento”.

Non manca, dunque, qualche polemica con Matteo Salvini che accusa il governo di aver creato dei cittadini di serie A e di serie B lasciando aperte le fabbriche.

Fim, Fiom, Uilm ritengono necessaria una momentanea fermata di tutte le imprese metalmeccaniche, “a prescindere dal contratto utilizzato, fino a domenica 22 marzo, al fine di sanificare, mettere in sicurezza e riorganizzare tutti i luoghi di lavoro”. E’ quanto chiedono i sindacati metalmeccanici in una nota congiunta, sottolineando: “I lavoratori sono giustamente spaventati”. Ansa