“Difendo diritto alla sicurezza. Rischio trent’anni di galera”

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Su Facebook il ministro degli interni di fatto si sfoga e rivendica tutte le sue scelte fatte in quei giorni con la nave della Gurdia Costiera ferma nel porto di Catania: “Rischio 30 anni di galera per avere difeso il diritto alla sicurezza degli Italiani? Sorrido, lavoro ancora di più e tiro dritto”. Una presa di posizione chiara quella del titolare del Viminale che attende adesso gli esiti dell’indagine a suo carico. Ma il ministro degli Interni però riapre anche il duello con il presidente francese Emmanuel Macron. Macron dopo l’incontro tra Salvini e Orban si è schierato contro l’asse Roma-Budapest: “Sono il loro principale avversario”.

Matteo Salvini, ministro dell'Interno e vicepremier

Matteo Salvini, ministro dell’Interno e vicepremier

Poi ha criticato anche le posizioni dei “populisti” e dei “nazionalisti” mettendo nel mirino anche le posizioni di Ungheria e Italia critiche sul fronte dell’Unione Europea: “Al termine di tre giorni in Nord Europa per me la scelta è semplice. Ci sono coloro che hanno la volontà di prendere l’Europa in ostaggio e di dire che tutti i problemi provengono dall’Europa. Un ponte crolla, è colpa dell’Europa! La demografia galoppante in Africa, è l’Europa! Non sono altro che coloro che chiamiamo populisti, sono i demagoghi nazionalisti”. Alle accuse di Macron risponde a stretto giro il ministro Salvini che al Corriere afferma: “Si occupi dei francesi e sia più umano ai suoi confini”. Insomma lo scontro tra Roma e Parigi non si chiude ed è destinato a durare almeno fino alle Europee del 2019.