Incendio Atene: almeno 5o morti nei roghi

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rogo-kS4E-U3000975139203S7G-656x274@Corriere-Web-NazionaleL’inferno piomba in 24 ore sulle vacanze in Grecia. E’ strage nelle grandi pinete attorno ad Atene: sono una cinquantina finora i morti accertati negli incendi che stanno devastando l’Attica. Il bilancio è ancora provvisorio, mentre il fuoco continua ad avanzare senza che i pompieri riescano a domarlo. Il maggior numero di vittime nei dintorni della località balneare di Mati, a 40 chilometri dalla capitale, dove un gruppo di 26 persone carbonizzate è stato scoperto martedì mattina nel cortile di una villa. «Mati non esiste più, nemmeno più come insediamento – dichiara una testimone -, ho visto cadaveri, auto e case bruciate, mi sento fortunata ad essere viva». La Guardia costiera greca ha trovato anche dei corpi di donne e bambini abbracciati gli uni agli altri, vicino a un ristorante molto frequentato della spiaggia di Argyri: migliaia di cittadini e turisti sono scappati infatti verso la costa per essere evacuati da navi della Marina, yacht e barche da pesca. Cinque persone, che si erano gettate in acqua per scampare alle fiamme che le avevano circondate, sono state salvate da un traghetto. Altre risultano disperse: si teme che, nella fuga disperata, si siano tuffate in mare e siano morte annegate.

Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza e lanciato una richiesta di aiuto ai partner europei: Spagna e Cipro hanno già risposto all’appello, inviando decine di pompieri, paramedici e due canadair. Gli incendi evolvono «in aree popolate» comunicano i vigili del fuoco, che – tra aerei, elicotteri e mezzi di terra – hanno già in messo in campo tutte le loro forze per arginare il disastro. Le tv locali hanno mostrato i residenti in fuga in auto, mentre molti villaggi estivi della zona sono stati completamente evacuati. Il primo focolaioè divampato lunedì mattina, in un bosco del Monte Gerania, proseguendo poi per tutto il giorno e la notte su diversi fronti fino al mare, lungo l’autostrada per il Canale di Corinto e il Peloponneso. «Sono preoccupato per lo scoppio di questi focolai paralleli» ha detto il premier Alexis Tsipras, accennando al fatto che alcuni roghi potrebbero essere di origine dolosa. Ad alimentarli, i forti venti che soffiano con raffiche a oltre 60 km/h e il gran caldo, con le temperature arrivate a 40 gradi.

Corrieredellasera