“Oggi il sogno di abolire vitalizi diventa realtà”

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Per quanto tempo abbiamo aspettato che questi privilegi venissero cancellati! Ora ci siamo, un sogno diventa realtà’, bye bye vitalizi’. Lo scrive il vicepremier Di Maio sul blog delle stelle parlando di ‘una conquista di civiltà’ e spiegando che ‘l’ufficialità arriverà nel pomeriggio di oggi. Celebreremo questo avvenimento a Roma, alla Camera e invitiamo tutta Italia a festeggiare con noi. Perche’ è una festa per tutto il Paese’.

Welfare Minister Luigi Di Maio during a press conference after a Council of Minister on the so called "Dignity Decree" at Chigi Palace in Rome, 3 July 2018. ANSA/CLAUDIO PERI

Luigi DI Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico. ANSA/CLAUDIO PERI

“Credo proprio che oggi riusciremo” a tagliare i vitalizi: “oggi è giornata storica, almeno per il simbolo che rappresenta questa decisione che dopo oltre 30 anni sancisce un principio chiaro, se hai versato i contributi allora il vitalizio ti spetta, se non hai versato no”. Lo ha detto il vice premier Luigi Di Maio intervistato durante Uno Mattina.

“E’ un principio di giustizia – ha aggiunto – ma non mi nascondo che c’è ancora molto da fare nella lotta ai privilegi. Mi avevano sempre detto che non si poteva fare. Siamo arrivati noi e in meno di 100 giorni li abbiamo tagliati”.

Di Maio ha aggiunto poi che le pensioni d’oro saranno tagliate “anche sopra i 4.000 euro, per coloro che non hanno versato i contributi a sufficienza”. Fino ad oggi si era parlato della soglia di 5.000 euro. “L’obiettivo è quello di tagliare le pensioni d’oro – ha spiegato – per ridare alle minime”. Il provvedimento è già pronto e sarà il passo successivo dopo il taglio ai vitalizi.

“La voce dell’Italia in Europa si sentirà forte e chiara”, ha sostenuto quindi Di Maio, perche’ “il problema principale in Italia sono lavoro ed economia e questo è il momento in cui si trovano le risorse per fare il reddito di cittadinanza, le modifiche alla Fornero e la flat tax. Noi chiederemo all’unione europea di esser trattati come tutti gli altri Paesi, come Spagna e Francia che hanno finanziato per anni riforme per famiglie che fanno figli, avendo concessioni di bilancio. Siamo un Paese fondatore, anche noi vogliamo le stesse concessioni”.