Paternò, intervista a Rau. Parla del voto e del sindaco Naso

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Vito Rau

Vito Rau

Piccola rivoluzione politica a Paternò e nell’alveo del Centrodestra. L’ex consigliere comunale Vito Rau, di recente candidato alle elezioni Regionali con il Centrodestra a sostegno di Nello Musumeci, ha ufficializzato il proprio passaggio a Fratelli d’Italia. Vito Rau entra a far parte del direttivo regionale del partito in Sicilia, il cui coordinatore è Manlio Messina fedelissimo della leader Giorgia Meloni. Rau sarà anche tra i diretti riferimenti politici regionali di Fratelli d’Italia a Paternò. L’indicazione, insieme ai quadri dirigenti del partito nella sede catanese di Fratelli d’Italia, è avvenuta lo scorso 24 aprile in Corso Sicilia a Catania alla presenza del coordinatore regionale Messina, del vice coordinatore regionale Giuseppe Arena, del coordinatore provinciale di Catania Alberto Cardillo, dei deputati regionali Antonio Catalfamo, Elvira Amata e il paternese Gaetano Galvagno, del responsabile organizzativo del partito Francesco Lollobrigida, dell’assessore regionale Sandro Pappalardo e i dirigenti locali.

E quindi è passato a Destra.
Chi mi conosce sa che non ho mai avuto dubbi verso quale metà campo della politica guardare. Sia pure oggi qualcuno dica che la geografia dei partiti non conta più niente, e che bisogna guardare allo schema “sovranismo” contro “europeismo”, io invece ritengo che vi sia ancora posto non per le ideologie pure e semplici, ma per spazi di confronto in cui quelle ideologie possono diventare progetti di governo concreti. Ritengo che in Fratelli d’Italia tutto questo sia possibile farlo.

Solo progetti politici?
I progetti politici, se perseguiti con costanza e tenacia, diventano azioni di Governo vere. E le azioni di Governo vere di questa parte politica che è Fratelli d’Italia sono sempre andate incontro alle esigenze dei cittadini. Questo, tra i diversi altri, è stato uno dei motivi più forti che mi hanno motivato a scegliere di aderire.

Lei è stato candidato in un partito centrista alle Regionali. Non ce l’ha fatta per una manciata di voti, la delusione deve essere stata molta.
I sentimenti di rammarico per la mancata elezione sono durati il tempo di rendermi conto di due cose: dalla nostra parte abbiamo l’anagrafica, che ci consente di poter guardare a nuove prospettive. E dall’altra parte al sostegno e all’affetto degli amici di sempre che c’erano e continuano ad esserci. Non ho mai fatto della politica un mestiere, a differenza di molti altri.

Lei ad oggi può dire di avere due consiglieri comunali di riferimento a Paternò. E’ un modo per restare interfacciato con l’Assise e con la sua città?
I consiglieri Marzola e Sciacca sono stati eletti in lista civica a sostegno dell’amico Nino Naso, che ho contribuito fortemente a fare eleggere attraverso la formazione di una lista a suo sostegno, cui mi lega un rapporto che va oltre la politica. I due consiglieri offrono quotidianamente un contributo forte e per questo li ringrazio. Ed io, pur non ricoprendo ruoli, sono sempre a disposizione per la mia città

Amministrative del 10 giugno?
Insieme alla dirigenza di FdI abbiamo presentato candidature da Catania al comprensorio. A Catania abbiamo candidato un paternese, Nicola Pergolizzi. Il mio impegno ovviamente proseguirà nel futuro.