E’ quanto è stato riportato dal quotidiano La Stampa, rilanciato dal sito internet Affari Italiani. Silvio Berlusconi avrebbe innescato già il totale rimpasto del partito e il cambio di linea in Forza Italia: due nuovi coordinatori dei gruppi parlamentari, con la designazione e poi la loro votazione tra deputati e senatori azzurri. Mariastella Gelmini presidente dei deputati di Forza Italia, Annamaria Bernini capogruppo al Senato. Una mossa a sorpresa, con la defenestrazione di fatto di Renato Brunetta e Paolo Romani, rispettivamente a Montecitorio e a Palazzo Madama. Una terna al femminile, insieme alla nuova seconda Carica dello Stato Elisabetta Alberti Casellati, anche lei fedelissima del Cavaliere. Da qui l’esigenza di indicare anche un coordinatore unico del partito che possa rappresentare il leader in ogni sede istituzionale, una specie di “leader supplente”. E per questo delicato ruolo Berlusconi avrebbe già individuato quel candidato premier di Forza Italia che oggi sarebbe stato certamente designato se Forza Italia stessa avrebbe preso un voto in più della Lega. Antonio Tajani sarebbe infatti stato già contattato da Silvio Berlusconi per tentare di offrire a lui la possibilità di una governance meno arroccata su posizioni antiberlusconiane che che riesca ad interloquire ad ogni livello e grado politico ed istituzionale con alleati e non solo.