L’estate non è finita. In arrivo nuove temperature record

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Viviamo un’estate caratterizzata da continue e aggressive ondate di caldo separate da rinfrescate talvolta corpose ma di breve durata. E’ quel che sta accadendo attualmente, con l’aria relativamente fresca nordica che è riuscita a abbattere la sesta ondata di caldo stagionale. Ma è bene non illudersi, perché è imminente il 7° evento di caldo dall’Africa, direttamente dal Sahara, che stavolta promette di lasciare il segno. Ci aspettiamo un generale, consistente aumento delle temperature anche di 5°C/10°C superiori alle medie stagionali nella fase dell’apice dell’evento. 

ESTATE IN GRAN FORMA, TANTO SOLE
Sino a venerdì avremo cieli in prevalenza sereni o poco nuvolosi, eccezion fatta per il ritorno di annuvolamenti piuttosto imponenti lungo l’arco alpino. Si rinnoveranno le condizioni per dei temporali localmente intensi, in particolare sui settori di ponente. Le temperature, con l’attenuarsi dei venti settentrionali, riprenderanno a salire specie al Nord e sulle Tirreniche. L’aria calda portata dall’anticiclone investirà più direttamente, in una prima fase, la Penisola Iberica ed il Mediterraneo Occidentale. Non appena l’alta pressione traslerà più ad est, la massa d’aria calda procederà verso l’Italia. Ecco quindi che i termometri saliranno velocemente, dirigendosi ben oltre la norma e avremo caldo anomalo. L’ondata di calore, la numero 7 dell’estate, appare destinata a durare per più giorni e come detto senza grossi scossoni sino a fine mese.

UNO SGUARDO ALLE TEMPERATURE PREVISTE
L’apice della calura dovrebbe concretizzarsi nel corso del fine settimana, quando in alcune aree d’Italia non mancheranno eccessi termici rilevanti prossimi ai 40°C, mentre la soglia dei 35 gradi sarà superata in diverse città dello Stivale. La durata dipenderà da quel che avverrà in prossimità della Penisola Iberica. Pare infatti assai probabile l’isolamento di un vortice instabile. Ciò andrebbe ad alimentare ulteriori apporti d’aria calda verso le regioni del Centro Sud e sulle due Isole Maggiori, determinando così un’ondata di calore lunga e fortemente anomala.