Riuniti a Paternò domenica scorsa i “quadri dirigenti e i rappresentati istituzionali che si riconoscono in Forza Italia”. Raccomandazione senza fronzoli ai cittadini: diffidiamo ed invitiamo tutti a diffidare dai tentativi di un partito così composto. Specie se nell’alveo di quest’area si annovera, o si vorrebbe annoverare, anche una lista di nomi che non hanno rappresentato e non rappresentano quell’alternativa di governo cui tanto viene fatto cenno in questi giorni e nelle ultime settimane anche nell’ultimo comunicato di Forza Italia. Tra i big siciliani l’on. Salvo Pogliese, uomo dai forti valori moderati e liberale, auspica ragionevolmente l’unità. Un auspicio nobile e apprezzabile. Ma Pogliese ed altri sappiano che a Paternò – e la cosa non è solo a questa città circoscritta – non vi sarà purtroppo la possibilità di alcuna riunione. E’ quello che umilmente e sommessamente pensiamo noi, dal nostro piccolo ma significativo osservatorio che riteniamo comunque qualificato.
Quale centrodestra e con chi? I nomi che vengono fuori come funghi in questi ultimi giorni suggeriscono un’area frastagliata che non ha alcuna idea di città né di sviluppo né è riconosciuta dai cittadini come possibile guida. Ed ovviamente i tentativi di incoronamento dall’alto di una leadership alternativa sembra essere diventato per alcuni il nuovo imperativo. E peraltro, questo lo scriviamo senza ipocrisie, sarebbe composta – l’area del cosiddetto centrodestra paternese – da alcuni uomini che hanno sostenuto nei fatti l’attuale Amministrazione in seno al Consiglio Comunale. Non è quello che vogliono i cittadini, e per questo sembrano essere saltati tutti gli argini politici e le possibili alleanze adesso sono molteplici. L’auspicio è che i giovani afferenti a quest’area (senza dubbio maggioritaria nell’elettorato) non si facciano circuire dai tatticismi degli altri, o che rimangano a loro volta vittime dei propri. La prossima campagna elettorale, che è ormai alle porte, dovrà essere giocata tra Popolo e partiti, o se volete tra Popolo e politicanti di mestiere. Più in generale tra buona politica e cattiva politica, tra uomini di buonsenso e uomini del compromesso al ribasso. Un appello all’amico consigliere comunale Ignazio Mannino: se questa e così composta è Forza Italia, si tiri per quanto possibile fuori mantenendo la dignità politica che gli è sempre stata riconosciuta, ipotesi che spero lui abbia già intimamente maturato. I paternesi, al momento opportuno, sapranno da che parte stare.