Catania, sei rapine in sei giorni. Arrestati ladri di farmacie

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In sei giorni avrebbero rapinato, con la minaccia di una pistola, sei tra farmacie e parafarmacie catanesi. Con l’accusa di rapina plurima aggravata e detenzione e porto illegale di arma da fuoco, sono finiti in carcere due pregiudicati Nunzio Di Stefano ( 51anni) e Giovanni Ragusa (45 anni) già detenuto per altra causa.

IL VIDEO DELLE RAPINE

VIDEO- UN COLPO IN POCHI SECONDI

Secondo quanto accertato dalle indagini, dirette dalla Procura distrettuale della Repubblica e svolte da personale della squadra mobile della Questura di Catania e del reparto operativo dei Carabinieri, i due sarebbero gli autori di una rapina ad parafarmacia di Catania commessa il 15 luglio scorso, di una rapina ad una farmacia compiuta tre giorni dopo. La terza rapina fu compiuta il 22 luglio ai danni di un un cliente di una farmacia di Viagrande. Lo stesso giorno i due avrebbero rapinato tre farmacie, una a San Giovanni La Punta e due a Catania.

Quattro delle rapine sono state commesse nello stesso giorno in orario pomeridiano – serale. A commettere i reati erano sempre due uomini che in tutti gli episodi registrati adottavano il medesimo modus operandi. Essi, infatti, giungevano nei pressi degli esercizi presi di mira a bordo sempre dei medesimi mezzi e, indossando il casco protettivo, sotto la minaccia di una pistola si impossessavano dell’incasso, allontanandosi velocemente.

Complessivamente il bottino realizzato dai malviventi ammonta a circa 2 mila euro. Le investigazioni, dirette dalla Procura della Repubblica e condotte in stretta sinergia da Polizia e Carabinieri, hanno permesso di raccogliere elementi di prova a carico di Di Stefano Nunzio e Ragusa Giovanni che sono stati quindi deferiti all’Autorità giudiziaria. Per l’individuazione dei due rapinatori è risultato determinante lo studio dei numerosi filmati acquisiti dagli impianti di video-sorveglianza delle farmacie. Infatti l’abbigliamento, i caschi ed i monili indossati dai rapinatori in occasione delle rapine, nonché alcuni tatuaggi sull’avambraccio di uno dei rapinatori, hanno permesso la loro certa identificazione. A Ragusa Giovanni il provvedimento è stato notificato in carcere ove era detenuto per altra causa. CataniaToday