Passo indietro della Muraro e di De Dominicis. Dopo più di 10 ore di riunione a porte chiuse, il Movimento 5 Stelle ha emesso la sentenza su Roma.
Il Direttorio nazionale, dopo un confronto con il minidirettorio capitolino, ha deciso per la soluzione Robespierre. Altro che Rousseau: la mitologica piattaforma che tutto regola (anzi avrebbe dovuto regolare) non è ancora pronta per discussioni così spinose. E così vai con le ghigliottine politiche. Un colpo, anzi due, per cercare di mettere la toppa nella voragine di Roma. Il tutto senza diretta streaming, perché i panni sporchi si lavano i famiglia. Si torna alle riunioni segretissime e blindatissime, come nella Prima Repubblica.
E quello che trapela, almeno da quanto viene riferito all’Adnkronos dai vertici del M5S, è che il direttorio e il mini-direttorio hanno chiesto alla sindaca Virginia Raggi di ripensare alla nomina del neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis, nomina finita al centro delle polemiche per i riferimenti fatti dallo stesso assessore allo studio Sammarco. Anche sull’assessore all’Ambiente Paola Muraro, i due organismi pentastellati hanno chiesto alla Raggi una riflessione. Roberto Fico, Carla Ruocco e Carlo Sibilia, allontanandosi dalla riunione “permanente” in corso alla Camera, confermano quanto anticipato dall’Adnkronos. “Siamo ancora in una fase di analisi – dice Fico – ma i punti fondamentali sono questi”.
Inoltre, sempre a quanto apprende l’Adnkronos dai vertici M5S, la Raggi avrebbe dato garanzie sulla rinuncia ai suoi fedelissimi, cioè Raffaele Marra e Salvatore Romeo, una richiesta, questa, avanzata anche da Beppe Grillo. E proprio il leader pentastellato, durante la maratona dei grillini, in un contatto telefonico avrebbe minimizzato dicendo: “Non c’è nulla di rilevante, stiamo andando benissimo, pensiamo ai problemi dei cittadini di Roma”.
Intanto, nell’estenuante e prolungato braccio di ferro, la sindaca sembra non voler cedere completamente alle richieste del direttorio. E non avrebbe intenzione di revocare gli assessori dal loro mandato. Più nel dettaglio, secondo alcune fonti vicine al primo cittadino romano, sulla Muraro la Raggi punta ad aspettare le carte giudiziarie, su Raffaele Marra vorrebbe escluderlo dal gabinetto mentre su Romeo si andrebbe verso un taglio di stipendio. IlGiornale