ALGHE TOSSICHE NEL FIUME SIMETO. IL SINDACO DI PATERNO’ ORDINA DI NON ATTINGERE ALLE ACQUE

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Alghe rosse nel fiume Simeto. Al fine di scongiurare un serio pericolo per la salute pubblica, il sindaco di Paternò Mauro Mangano ha firmato oggi pomeriggio una ordinanza, con la quale impone ai proprietari di fondi agricoli o di animali, di non usare le acque del fiume, sia per fini irrigui sia per dissetare gli animali. Una ordinanza che prende spunto da una specifica nota della Prefettura di Enna, con la quale avvisava che l’Enel, “Gestore della diga Pozzillo, ubicata nel territorio di Regalbuto, da lunedì, effettuerà delle manovre di alleggerimento dell’invaso, con conseguente rilascio di acqua nell’alveo del fiume, poco dopo l’impianto di Ponte Barca a Paternò.”

In pratica dai dati in possesso dell’ARPA di Enna, la diga Pozzillo, dallo scorso mese di gennaio è interessata dalla presenza di alghe rosse che producono tossine ad elevata valenza tossica e cancerogena per gli esseri viventi. “Al fine di scongiurare pericoli per la salute pubblica- si legge nell’ordinanza – i proprietari di fondi interessati dai potenziali rischi, non devono far uso delle acqua contaminate, a fini irrigui e zootecnici, o per rimpinguare altri invasi”. Il divieto assoluto di utilizzare le acque è attivo fino a quanto vi è la totale eliminazione dello stato di pericolo.

E nel frattempo, anche il paternese Paolo Guarnaccia, esperto del settore ambientale ed esponente di Green Italia, ha commentato così su Facebook: “Esiste il rischio concreto di disastro ambientale. L’ordinanza di divieto di uso dell’acqua non basta, si deve evitare lo sversamento di acque contenenti spore tossiche e cancerogene nel Simeto. Le tossine non sono termolabili quindi non vengono disattivate con la cottura dei cibi (ortaggi, carne, latte, formaggi, pesci, ecc.) che potrebbero finire nelle nostre tavole. I prelievi abusivi di acqua per uso irriguo e per gli allevamenti zootecnici sono numerosi. Esiste anche un’attività di pesca soprattutto nella foce. E poi il problema dei lidi balneari della Plaja di Catania dove le correnti trasporterebbero le alghe rosse. Potrebbe anche configurarsi il gravissimo reato di disastro ambientale. Esiste il principio di precauzione. Il lago di Pozzillo deve essere bonificato prima di consentire lo sversamento delle acque nel Simeto. Avvisiamo la Prefettura di Catania e l’ARPA di Catania domani mattina, e diffidiamo l’ENEL per evitare lo sversamento”.

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