Berlusconi guerriero: “Mandiamo i soldati contro l’ISIS”

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RUBY:BERLUSCONI, PREGIUDIZIO E ODIO, POVERA ITALIA!

In una intervista al Messaggero, il leader di Forza Italia rinfaccia agli Stati Uniti e all’Unione europea di “aver combattuto guerre che non avremmo dovuto combattere” e di non averne “combattute altre che sarebbero state doverose”. Tra queste quella contro Abu Bakr al Baghdadi e il progetto di costruire un Califfato in Siria e Iraq. Per sconfiggere i miliziani dell’Isis il Cavaliere ritiene, infatti, necessario un intervento di terra: “L’Occidente deve dare un segnale chiaro. La timidezza, la paura con cui negli ultimi anni abbiamo difeso i nostri valori e, aggiungo, la nostra sicurezza, hanno convinto gli estremisti islamici che il nostro è un mondo debole e conquistabile”.

All’indomani della marcia di Parigi, dove aldilà dei flash dei fotografi i cinquanta capi di Stato non sono andati, Berlusconi chiede all’Occidente un salto di qualità nella lotta contro il terrorismo islamico. La mattanza alla redazione di Charlie Hebdo e gli attacchi di Parigi avrebbero dovuto aprire gli occhi ai leader del mondo libero. Ma nulla è stato ancora fatto. Per questo l’ex premier chiede a gran voce che l’Occidente reagisca “con determinazione”. “Se serve – spiega nell’intervista al Messaggero – tutti gli Stati devono essere pronti a dare il proprio contributo, anche con truppe di terra”. Il Cavaliere invita, quindi, l’Europa a prendere “l’iniziativa per un intervento deciso contro Al Baghdadi e il suo Califfato”. Missione militare a cui anche l’Italia dovrebbe partecipare con proprie truppe. “Chi governa – fa notare – deve saper prendere decisioni difficili e coraggiose”.

 

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