Agente immobiliare 2.0: il mercato immobiliare passa dal digitale

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Il mondo sta volando ad una velocità della luce e soprattutto con la recente pandemia abbiamo avuto la dimostrazione che solo chi investe sul lungo periodo in tecnologia e applicazioni digitali può sopravvivere meglio di altri ai cambiamenti repentini a cui siamo sempre più spesso sollecitati. Molte branchie lavorative non hanno ancora immagazzinato questa transizione digitale ormai in atto ma restano ancora ancorate ai vecchi meccanismi di scambio e compravendita, poco propense a tendere la mano verso le nuove esigenze che la società chiede con urgenza estrema. Ci sono però altre realtà, come quella del real estate che meglio di altre si sono trovate immediatamente catapultate all’interno di questa realtà, probabilmente per via dei primi accenni che il settore immobiliare ed i suoi consulenti hanno intrapreso negli scorsi anni.

La spinta al digitale più che una naturale evoluzione dei mercati e della società, è stata invece una forzatura che il settore, molto più propenso allo scambio umano diretto, ha dovuto subire ma forse meglio di altri ha sfruttato a proprio vantaggio per offrire nuove e più allettanti opportunità ai suoi clienti.

Oggi si parla per il settore di ben tre ambiti su cui puntare per un prossimo futuro: quello dei servizi commerciali, dei servizi burocratici e della formazione individuale e di squadra. Non solo lo smart working imposto, ma anche i servizi burocratici ed i protocolli istituzionali sempre più protesi verso la dematerializzazione di molte procedure ha facilitato questa transizione.

L’utilizzo anche della firma elettronica, la registrazione online dei contratti, le aste telematiche, la possibilità di interfacciarsi con gli acquirenti oppure le valutazioni immobiliari preliminari online e l’inserimento degli annunci su siti, social e spazi commerciali dedicati tramite procedure di advertising, sono solo alcune delle mosse che i consulenti immobiliari stanno iniziando ad adottare con successo.

Un recente sondaggio condotto dall’Osservatorio Immobiliare Digitale su di un campione di 500 consulenti immobiliari, svela come i social siano una delle nuove forme di comunicazione per parlare con i clienti: passi da gigante per la messaggistica, in particolare WhatsApp usato dall’89,3% dei professionisti intervistati, sia per i messaggi che per le videochiamate (insieme a Zoom). 

Il futuro parla sempre più di un’agenzia immobiliare online, che nulla ha da togliere però ai rapporti interpersonali, alle chiacchierate davanti un caffè per discutere il piano d’attacco migliore per concludere una trattativa di compravendita. Lo sa bene Dove.it, gruppo immobiliare che dal 2018 punta, con la sua mission aziendale, proprio in questa direzione: non si tratta di abbandonare le vecchie abitudini, ma di aggiornarle sfruttando al meglio ciò che la digitalizzazione offre.

Dove.it con le sue sedi ubicati in tutta Italia, ha puntato sin da subito ad insegnare ai propri consulenti come vivere insieme ai nuovi strumenti digitali e i canali mediatici che devono essere una spinta per ottimizzare, velocizzare e sostituire moltissimi processi umani piuttosto che un mero lavoro extra da sommare a quello sul campo strutturato quotidianamente. La tecnologia fa parte del nostro futuro, saperla usare a proprio vantaggio è la sfida aperta a cui bisogna puntare per avere tra le mani una migliore fonte di opportunità economica e sociale.