Paternò, commissioni consiliari: comunicato di 8 consiglieri

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COMMISSIONI CONSILIARI A PATERNO’: COMUNICATO STAMPA DI OTTO CONSIGLIERI COMUNALI DI OPPOSIZIONE

Riteniamo importante e nello stesso tempo interessante che i media pongano la propria attenzione sulla questione relativa alla produttività, nonché  all’analisi dei costi  dell’organo consiliare e delle relative commissioni, che ne sono parte integrante ed articolazione dello stesso avente compito di indirizzo e di controllo politico-amministrativo mediante la valutazione preliminare degli atti di programmazione e pianificazione operativa e finanziaria. Riteniamo altrettanto interessante la proposta di ridurre il numero delle commissioni alle aree assessoriali del nostro Ente come si legge da una proposta della I Commissione della passata consiliatura, la stessa che approvo’ la riduzione delle indennità ancora applicata al consiglio ma disattesa dalla attuale giunta municipale che non applica nessuna riduzione alle indennità percepite. Ma come giustamente detto la questione non è economica o meglo  non è solo economica, poiché concordiamo perfettamente con quanto dichiarato  sul vostro  precedente articolo  sulla produttività delle commissione, ma vogliamo andare oltre perchè riteniamo che la produttività delle stesse e gli obiettivi da raggiungere per migliorare la Citta’ dipendono sia dalla scelta degli argomenti posti all’ordine del giorno, ma soprattuto dal contributo che i singoli consiglieri danno non solo in termini di minuti o di ore di partecipazione alle sedute, ma di idee proposte nonchè di capacità di controllo rispetto agli atti amministrativi al fine di tutelare la cosa pubblica.

Pertanto riteniamo doveroso non solo la riduzione del numero delle commissioni, ma sopruatto l’introduzione di un maccanismo di trasparenza nei confronti della città con la pubblicazione, non solo dei verbali ma anche di una relazione mensile presentata dai presidenti di commissioni che renderanno pubblico il criterio di convocazione e sopratutto i risultati raggiunti “quelli concreti e non le chiacchiere”. E restando in argomento di “chiacchere” rileviamo con stupore l’intervendo di taluni che in qualità di pseudo portavoce   per la proposizione di emendamenti al regoalamento dei lavori Consiliari,  dimenticano però che avrebbero dovuto fare ciò, cosi come proposto da altri consiglieri, nel Settembre del 2013 quando il Consiglio Comunale approvava la modifica del regolamento proposto dalla I commissione che bocciava la proposta di introdurre un tetto minimo in termini di tempo di parteciazione ai lavori della Commisione per poter percepire il gettone di presenza. Ma siamo felici che gli stessi  si siano oggi ravveduti e condividano le nostre posizioni già palesate in occasione della modifia del regolamento dei lavori del consiglio che prevedevano il tetto massimo in termini di tempo non solo per le commissioni ma anche per la partecipazione al Consiglio Comunale.

Pertanto in modo concreto chiederemo la modifica del regolamento dei lavori del consiglio comunale prevedendo una riduzione del numero di commissioni consiliare da 8 a 6, l’introduzione di una norma che preveda almeno l’50% della presenza, in termini di tempo, dei consiglieri in seno alla Commissione e Consiglio per poter avere diritto al gettone ed infine una norma di trasparenza che stabilisca  oltre che la trasmissione alla segretria generale dei verbali di Commissione anche la pubblicazione degli stessi assieme ad una relazione mensile redatta dal presidente della Commisisone in merito all’operato della stessa, degli argomenti trattati e degli obiettivi ottenuti. Infine riteniamo importante oltre alla norma regolamentare una norma di carattere etico – morale  che afferisce alla responsabilità dei singoli consiglieri e presidenti  di commissione, consistente oltre che nell’utilizzo proprio dello strumento delle commissioni nel mettere in atto tutte le determinazioni in modo da convocare i lavori delle commissioni in orari non lavorativi in modo da non aggravare ulteriormente con i costi dei rimborsi al datore di lavoro..certo resterebbe il problema di chi fa della politica un lavoro e percepisce un indennità superiore rispetto a chi la politica la concepisce come una passione ed il lavoro come un dovere. I sottoscritti consiglieri comunali hanno già prodotto una proposta di delibera che fa diventare azioni concrete le idee espresse.

Ignazio Mannino, Vito Rau, Nino Valore, Giancarlo Ciatto, Roberto Faranda, Guerina Buttò, Sergio Signorello, Pietro Cirino.

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