Pista ciclabile, si dimette direttore lavori: “Interferenze”. Messina e Castiglione: “Barzelletta continua”

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di Redazione

“Interferenze pesanti” sull’andamento dei lavori, “situazione insostenibile”, “difficoltà a trovare la copertura finanziaria”. Sembra un verbale della Camera dei Deputati e invece si tratta del comunicato (vedi foto in basso) con il quale il geometra Carmelo Martelli, fino ad oggi Direttore dei lavori per la pista ciclabile in costruzione da piazza Europa a viale Kennedy a Catania, annuncia le sue dimissioni dall’incarico. «Essendo, in qualità di direttore dei lavori, responsabile della buona riuscita del progetto, per come approvato, visto che non vi è più quella serenità e unità di intenti necessaria alla realizzazione delle opere in esecuzione con la presente trasmetto le mie dimissioni irrevocabili da Direttore dei Lavori». Parole che nella mattinata hanno scatenato un piccolo terremoto a Catania: la vicenda pista ciclabile, tra una cosa e l’altra, resta tutta da chiarire ed era stato lo stesso assessore D’Agata a comunicare, abbastanza candidamente, come il primo progetto fosse non a norma.

«La barzelletta della pista ciclabile continua» dicono  Manlio Messina e Giuseppe Castiglione, rispettivamente consigliere comunale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale a Catania e capo gruppo di Grande Catania «La disAmministrazione di Enzo Bianco non sa più cosa fare per manifestare la propria incapacità a gestire un progetto partito male e che continua peggio. Dopo i vari tira e molla con integrazioni da centinaia di migliaia di euro sul costo dell’opera, dopo i “sopralluoghi” dell’assessore D’Agata e le sue dichiarazioni per le quali il primo progetto non sarebbe stato a norma, arriva dal Direttore dei Lavori la conferma che questo lavoro è stato partorito senza programmazione ma con il solo intento di stupire con effetti speciali. Gli stessi effetti speciali utilizzati per il ponte Tondo Gioeni ed i cui risultati sono ben conosciuti dai catanesi».
 
«Questa DisAmministrazione non ha alcuna visione strutturale della città e pensa soltanto alla propria sopravvivenza politica» continuano i due esponenti dell’opposizione  «Le cose stanno uscendo fuori e si rileva una volta di più la visione feudale che questi signori hanno di Catania e dei suoi abitanti, da accontentare – come si vede anche malamente – in cambio della permanenza sulla poltrona. Come Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale e Grande Catania ci batteremo per fare luce su questa vicenda e mettere sindaco e giunta di fronte alle loro responsabilità».
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