Stancanelli: “Crocetta male assoluto. Liberiamo la Sicilia”

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Raffaele Stancanelli, ex sindaco di Catania

Intervista all’ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli. Sulla Sicilia: “Crocetta peggior governatore di sempre”. E su Catania: “Esiste un sistema di potere” – di Valerio Musumeci

Sen. Stancanelli, le elezioni amministrative e regionali hanno mostrato che il sistema Renzi si sta incrinando. Sembra che ci siano gli spazi per ricostruire un’alternativa a livello locale. Quali sono le prospettive per quanto riguarda la Regione Siciliana?
Voglio fare una premessa e una considerazione. Io non penso che l’opinione pubblica guardi più alla politica nell’ottica degli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra. Questa è una visione ormai troppo parziale, e lo dice un uomo che sicuramente è di destra e non ha mai rinnegato la sua appartenenza alla destra politica e culturale. Io penso che oggi le persone facciano riferimento soltanto a chi abbia la capacità e la credibilità per essere utile alla collettività. La politica ha dato un esempio troppo basso di sé, sia con esponenti di centrodestra che di centrosinistra, per cui la gente non crede più negli schieramenti tradizionali.

Lo dimostrano i risultati di queste elezioni, in cui hanno vinto candidati forti a capo di liste civiche più che rappresentanti dei partiti.
Il risultato delle ultime elezioni chiarisce intanto che Renzi non è invincibile e non è irresistibile. Secondo, tutti coloro che hanno vinto, sia a destra che a sinistra, hanno vinto perché hanno un carisma e una credibilità personale. Per esempio Luca Zaia in Veneto ha vinto perché ha avuto un riconoscimento su di sé, la sua lista ha preso il 24%. De Luca in Campania ha vinto da un lato perché ha creato le condizioni ed è stato appoggiato da ampi strati di impresentabili, ma in effetti nella sua città ha preso quasi l’80%, grazie a un grande prestigio personale. Per Emiliano in Puglia vale lo stesso discorso. Toti in Liguria ha vinto anche perché la Paita era la conseguenza di un disastro del centrosinistra in quella regione. Tutto questo porta a pensare che noi in Sicilia possiamo creare un’alternativa al peggiore governatore che la Regione abbia mai avuto, che è Crocetta.

Come si concretizzerà questa alternativa?
Attraverso un riferimento culturale e personale. #Diventerà bellissima, il progetto politico che abbiamo lanciato, può essere un appello civico per tutti coloro che non ne possono più di Crocetta e del PD, che è diventato ormai il ricettacolo di tutti coloro che fanno politica per interesse. Questo progetto sarà fondato su Nello Musumeci, per la sua storia, per la sua credibilità personale, per la sua capacità di amministratore. Lo dico io che con lui, quando eravamo nello stesso partito. ho avuto anche qualche diatriba. Il lavoro che stiamo facendo ci sta portando grandi soddisfazioni. Abbiamo fatto una convention, l’11 aprile alle Ciminiere, a cui hanno partecipato migliaia di persone, che non appartenevano soltanto al centrodestra, ma alla società siciliana che vuole cambiare. Io penso che in questo senso possiamo fare moltissimo.

Questo progetto verrà riproposto a Catania? E lei sarebbe disponibile a ricandidarsi?
Per ora pensiamo alla Regione. A Catania vedremo, io peraltro mi sono sempre rifiutato di fare apprezzamenti sull’amministrazione Bianco, li fanno già i catanesi. Ciò che posso dirle è che Raffaele Stancanelli non sarà più candidato sindaco a Catania.

E’ di poco tempo fa la notizia del suo rinvio a giudizio per la gestione dei bilanci.
Sono stato indagato per avere evitato il dissesto del Comune di Catania. Io sono sereno, saranno i giudici a decidere.

Veniamo invece all’amministrazione corrente. Qualcuno sostiene che per Catania si stia facendo molto fumo e poco arrosto. Quanto è importante per un amministratore locale badare più ai fatti che alle parole?
Ripeto che in questi anni mi sono rifiutato, e continuo a rifiutarmi, di fare apprezzamenti su questa amministrazione. Voglio però fare una considerazione politica.

Prego.
A Catania negli anni dal 2000 al 2008 ha governato il centrodestra con Umberto Scapagnini. Intorno a Scapagnini vi erano una serie di personaggi, di cui è inutile fare i nomi ma è facile intuirli, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo in questa città. Si sono celati dietro l’immagine del professore Scapagnini, che era un grande scienziato ma spesso non si occupava di Catania, prima perché faceva il parlamentare europeo e poi perché nella seconda sindacatura stette male. Questi personaggi sono coloro che hanno fatto i danni a Catania. Purtroppo sono le stesse persone che hanno favorito la mia elezione a sindaco, non posso negarlo, insieme a moltissima gente per bene e di buona volontà. Quando mi resi conto di che politica volevano fare li emarginai, dissi molti no. Così loro si sono trasferiti armi e bagagli nell’amministrazione Bianco, basti guardare chi è il vicesindaco, chi sono i consiglieri comunali, chi sono gli assessori.

Sembrerebbe un sistema di potere.
Il sistema di potere che c’era a Catania dal 2000 al 2008 e che è stato messo a tacere dal 2008 al 2013 durante il periodo della mia sindacatura. Non mi sono piegato alle loro richieste, e oggi governano con Bianco. Tragga lei le conclusioni.

Tornando al livello nazionale, pensa che si possa pensare di creare un’alternativa a Renzi, magari con il sistema messo in campo da voi in Sicilia?
Pensiamo per ora alla Regione Siciliana. Cerchiamo di liberare la Regione da Crocetta che è un male assoluto. Il danno che ha fatto Crocetta da quando è presidente è francamente impressionante.

E quando pensa che si voterà per la Regione?
La scadenza naturale è il 2017. Speriamo prima, nell’interesse dei siciliani. Noi avremmo interesse a che lui continui il più possibile, perché così sarebbero dimostrati i danni che fa. Ma essendo danni fatti a tutta la Sicilia speriamo che se ne vada presto.

INTERVISTA TRATTA DAL VOLUME CORNUTISSIMA SEMMAI di VALERIO MUSUMECI IN USCITA IL PROSSIMO AUTUNNO PER EDIZIONI CIRCOLO PROUDHON

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