Dal 12 novembre entreranno in vigore le nuove disposizioni dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) in materia di accesso ai contenuti per adulti online. Le piattaforme che diffondono materiale pornografico e i portali di condivisione video dovranno adottare strumenti affidabili di verifica dell’età per impedire l’accesso ai minori di diciotto anni.
L’utente che intende visualizzare contenuti per adulti dovrà effettuare una procedura di identificazione tramite un soggetto terzo indipendente, responsabile dell’attestazione della maggiore età. Per gli accessi da smartphone sarà richiesta l’installazione di una applicazione certificata dedicata alla verifica.
Le piattaforme non potranno raccogliere direttamente dati personali né utilizzare SPID, Carta d’identità elettronica o sistemi basati su riconoscimento biometrico o selfie per stimare l’età. Le misure si basano sul principio del “doppio anonimato”, che prevede la separazione tra il soggetto che verifica l’età e il sito che eroga i contenuti.
Il sistema adotterà un codice identificativo univoco (token) generato dal servizio di verifica dell’età, utilizzabile dall’utente per accedere ai portali. Una delle applicazioni che potrà essere impiegata è quella promossa dalla Commissione europea, attualmente in fase sperimentale in cinque Stati membri, tra cui l’Italia. L’AGCOM punta a renderla operativa entro la fine del 2025, in vista dell’integrazione nel futuro portafoglio digitale europeo previsto per il 2026.







