“Mi auguro che l’aggressività verbale, soprattutto da parte della magistratura, cessi e che la polemica venga mantenuta in termini razionali“, ha dichiarato il ministro della Giustizia Carlo Nordio al Salone della Giustizia.
Riconoscendo che la riforma può suscitare dubbi perché rappresenta una novità assoluta, Nordio ha sottolineato l’importanza di un dibattito civile: “Auspico che questo dibattito non assuma caratteri degenerati, come quando si accusa il ministro della Giustizia di attentato alla Costituzione pur applicando la Costituzione stessa”.
Durante un faccia a faccia con il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il ministro ha aggiunto: “Da quando sono ministro sono stato abituato alle improperie più sciagurate. Ora c’è anche l’attentato alla Costituzione“. Per Nordio si tratta di un’accusa quasi schizofrenica, poiché la Costituzione prevede già procedure molto lunghe per essere modificata.
Infine, il ministro ha espresso il suo disappunto per l’origine di alcune critiche: “Quello che mi amareggia è che qualche volta queste accuse vengano da magistrati, perché la giustizia non può essere strumentalizzata o addirittura prostituita per ragioni politiche”.






