Paternò. Scioglimento del Comune per mafia, adesso la città è al bivio

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Da sinistra: il sindaco di Paternò Nino Naso, accusato dalla Procura di Catania per voto di scambio politico mafioso. Al centro: uno scorcio del Palazzo Comunale di Paternò. A destra: il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

di Redazione

Il Comune di Paternò al bivio. Dopo quanto pubblicato lo scorso 26 settembre, notizia con cui Freedom24 News rendeva noto che lo scioglimento per infiltrazioni mafiose potrebbe già essere deliberato a Roma dal Consiglio dei Ministri entro breve, arriva oggi un’ulteriore conferma che avvalorerebbe quanto già anticipato. Secondo fonti ministeriali del Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Viminale, dopo l’acquisizione della relazione del Prefetto di Catania a seguito dell’accesso ispettivo antimafia della durata di sei mesi da gennaio a luglio 2025, il fascicolo riguardante lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’Ente Comunale di Paternò in provincia di Catania sarebbe stato già trasmesso al ministro Matteo Piantedosi per il seguito di competenza. Sempre secondo quanto si apprende, il dossier dovrebbe essere trattato durante il Consiglio dei Ministri sotto la voce “Varie ed eventuali”. Per l’ufficialità, si attendono sempre gli esiti del CdM.