Donald Trump continua a prendere tempo sull’Iran, riunendo nuovamente il Consiglio per la sicurezza nazionale, stavolta nello Studio Ovale. La mossa arriva nel giorno in cui l’Europa tenta di riaprire i canali diplomatici con Teheran, con un incontro a Ginevra che si è svolto in parallelo a un acceso confronto tra Israele e Iran al Palazzo di Vetro dell’ONU.
L’iniziativa europea, sebbene in coordinamento con Washington, è stata ridimensionata dallo stesso Trump, che subito dopo il primo round di colloqui in Svizzera ha espresso scetticismo sull’efficacia del coinvolgimento del Vecchio Continente.
“L’Iran non vuole parlare con l’Europa, vogliono parlare con noi. L’Europa non sarà in grado di essere utile in questo”, ha dichiarato il presidente americano dal New Jersey, dove era atteso per una cena con i sostenitori del movimento Maga, nel tentativo di sedare i malumori interni legati all’ipotesi di un coinvolgimento militare.
Trump ha inoltre escluso l’idea di chiedere a Israele una sospensione degli attacchi aerei per agevolare i negoziati, affermando: “Molto difficile fare questa richiesta ora, è più difficile farlo quando qualcuno sta vincendo che non quando uno sta perdendo. Ma siamo pronti, desiderosi e capaci. Abbiamo parlato con gli iraniani e vedremo cosa succede”.