Elezioni in Romania, vola l’estrema destra: Simion è al 40%, adesso ballottaggio

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In Romania, a cinque mesi dall’annullamento a sorpresa del primo turno delle presidenziali, l’estrema destra rafforza ulteriormente la sua posizione. La svolta nazionalista si conferma nella nuova tornata elettorale: a scrutinio quasi completato, il leader dell’AUR, George Simion, noto per il suo euroscetticismo e la simpatia per Donald Trump, conquista il 40,5% dei voti.

Simion andrà al ballottaggio del 18 maggio contro il sindaco centrista di Bucarest, Nicusor Dan, che ha ottenuto il 20,9%, superando di misura Crin Antonescu, candidato della coalizione di governo (20,3%). “Insieme abbiamo scritto una pagina di storia“, ha dichiarato Simion in un videomessaggio, accolto nella sede dell’AUR da sostenitori in festa che urlavano: “Fuori i ladri, viva i patrioti!” In corsa per la presidenza c’erano 11 candidati, per una carica prevalentemente cerimoniale, ma con peso rilevante nella politica estera del Paese.