Friedman: “Melania Trump escort”. Si attiva Commissione Vigilanza Rai

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Il giornalista Alan Friedman a sinistra e la ex first lady degli Stati Uniti, la moglie del presidente uscente USA Melania Trump.

Scoppia un caso Friedman: nella punta di mercoledì di UnoMattina il giornalista  si è lasciato sfuggire un’affermazione sessista nei confronti di Melania Trump moglie del Presidente degli Stati Uniti uscente, apostrofandola come una ‘escort’. Poi lo stesso giornalista si è scusato. 

La questione, insieme alla vicenda Sanremo, sarà uno dei temi al centro dell’audizione del direttore di Rai1, Stefano Coletta, in commissione di Vigilanza Rai, convocata per il 26 gennaio. 

“Di fronte a questa affermazione a dir poco improvvida la conduttrice del programma, la giornalista Monica Giandotti, ha stigmatizzato l’affermazione di Friedman dicendo che la sua era un’affermazione “molto forte e grave”. A precisarlo, in una nota, è Rai1 dopo le polemiche sollevate dall’affermazione di Fridman.

“Nella puntata di UnoMattina del giorno successivo, oggi 21 gennaio, i due conduttori, Monica Giandotti e Marco Frittella, hanno ulteriormente preso le distanze – si legge ancora nella nota – con queste parole testuali: “Ieri in questi studi si è verificato uno spiacevole incidente, un ospite in collegamento ha rivolto un insulto sessista ad una donna. Durante la diretta abbiamo sollevato il nostro disappunto e sottolineato l’accaduto. E vogliamo oggi ribadire che UnoMattina è il frutto del lavoro di una squadra il cui obiettivo è informare nel rispetto di tutte le opinioni, degli ospiti e del pubblico che ci segue da casa”.

“Ho fatto una battuta infelice, di pessimo gusto, per cui chiedo scusa”. Friedman, intervenuto oggi in collegamento con L’aria che tira, il programma condotto su La7 da Myrta Merlino, si è scusato per aver definito “escort” Melania Trump. Rispondendo alla Merlino che lo incalzava (“Da donna ti dico, non usare la parola escort per parlare di una donna”), Friedman ha aggiunto: “Come sai sono contro i misogini e contro i maschilisti, per carità”.