Coronavirus, aerei vuoti: le compagnie tagliano voli da e per la Sicilia

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La home page di Alitalia fotografa nel migliore dei modi la situazione, nella parte superiore gli avvisi sulle limitazioni dovute al coronavirus e a tutta pagina l’hashtag “non smettere di volare” perchè la psicosi da virus ha fatto svuotare aerei e aeroporti soprattutto in Italia e in un momento nel quale le compagnie aeree avevano già alcune difficoltà con la disponibilità di aerei per il fermo dei 737 Max il crollo di prenotazioni è un duro colpo per vettori e aeroporti. 

Il primo effetto è in queste ore un taglio dei voli da parte delle principali compagnie aeree, ad iniziare da Alitalia e Ryanair, che riguarda anche la Sicilia. La ex compagnia di bandiera al momento ha rivisto l’operativo fino alla fine di marzo. Per tutto il mese il Catania-Roma passa da 18 a 12 frequenze giornaliere fra andata e ritorno, il Catania-Milano Linate da 16 a 10. Il Palermo-Roma da 12 a 10 e il Palermo-Linate da 8 a 6. Cancellato anche il Trapani-Linate. L’ufficio stampa di Alitalia spiega che tutti i passegeri coinvolti nelle cancellazioni sono stati avvertiti e automaticamente rtiprotetti su altri voli con la possibilità di rinunciare al viaggio e farselo rimborsare.

Ryanair taglia il 25 per cento delle rotte italiane almeno all’8 aprile e per quanto riguarda la Sicilia riduce il numero di voli sia su Palermo che su Catania e si parla anche di una riduzione di aerei “basati” sui due aeroporti, cioè che fanno base negli scali siciliani. Cancellato anche il Milano-Trapani mentre il Comiso-Pisa viene tagliato a una sola frequenza, il 27 marzo. Il Trapani-Bologna perde solo a marzo 7 voli di andata e altrettanti di ritorno. Anche in questo caso la compagnia assicura il rimborso o la riprotezione. A Catania stop anche ad alcuni charter per Malpensa e al volo per Istanbul dopo che Turkish Airlines ha bloccato tutti i suoi voli da e per l’Italia.

Da parte degli scali siciliani c’è preoccupazione, Comiso e Trapani già in crisi rischiano molto con il protrarsi di questa situazione. Palermo e Catania che fino a oggi macinavano cifre record adesso sono davanti a uno stop. Secondo l’Ufficio Dati di Sac “sebbene le ultime settimane abbiano fatto registrare una riduzione di traffico, in linea con gli altri aeroporti, per via dell’emergenza coronavirus, lo scalo etneo non interrompe la tendenza, nel complesso, positiva.  Nel dettaglio, a gennaio i passeggeri sono stati 609.750 rispetto ai 581.034 (+4,94%) mentre nel mese appena trascorso, sono stati 547.217, contro i 539.870 (+1,36%). 

“Il sistema turistico siciliano godeva di ottima salute e stiamo scontando un fenomeno congiunturale dovuto all’emergenza coronavirus – dichiara l’amministratore delegato di SAC, Nico Torrisi – ma siamo certi che si concluderà presto, e che l’attività aerea tornerà regolare, spingendo il turismo ai livelli pre crisi. È fondamentale pertanto non usare toni eccessivamente allarmistici e fare in modo che si possa lavorare tutti insieme in modo sinergico per superare questo delicato momento”. Ma nei primi giorni di marzo a Catania le cifre parlano di una flessione del 40 per cento.

Anche Palermo frena in questi ultimi giorni.  “Passeggeri in aumento all’aeroporto di Palermo – scrive Gesap – Nei primi due mesi del 2020 il Falcone Borsellino mantiene il trend positivo:  +2,89 per cento rispetto al 2019. Secondo i dati dell’ufficio statistiche della Gesap, la società di gestione dello scalo palermitano, a gennaio c’è stato un incremento dei passeggeri del 6,96 per cento (425.886 contro 398.157 nel 2019), mentre a febbraio è stata registrata la flessione dell’1,41 per cento (372.827 contro 378.156 nel 2019), anche a seguito del calo tra il 30 e il 40 per cento dei viaggiatori nell’ultima settimana di febbraio, per la brusca frenata globale del traffico passeggeri causata dall’emergenza sanitaria (Covid-19). Il saldo sull’anno rimane comunque positivo con +2,89 per cento”.

La compagnia di navigazione Grimaldi lines ha annunciato di aver modificato le condizioni di annullamento viaggio, rendendole più flessibili ed estendendo la possibilità di cambiare idea anche a chi desidera prenotare al miglior prezzo. Le nuove condizioni di cancellazione possono essere visionate variano in base alla data di partenza (prima o dopo il 30 aprile 2020) ed all’anticipo con cui viene effettuata la richiesta e si applicano ora anche ai biglietti emessi con tariffa special. Rep Palermo