Sicilia. Giulia Grillo (M5S): “Crocetta si dimetta e liberi la regione”

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m5sCOMUNICATO STAMPA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE, CHE PER BOCA DELLA PARLAMENTARE GIULIA GRILLO, BOCCIA IN TOTO L’OPERATO DEL GOVERNATORE SICILIANO ROSARIO CROCETTA. IL TESTO DEL COMUNICATO:

“Pur sforzandoci non riusciamo a trovare una sola cosa buona in questi quasi tre anni di governo Crocetta, un governo che ha affossato ancora di più la nostra regione, che ha peggiorato la qualità di vita dei siciliani e che ha messo in ginocchio tutti i settori produttivi: tutto questo perché abbiamo un presidente che è molto più attaccato alla sua poltrona piuttosto che ai problemi veri della Sicilia. Prova ne sia che, nonostante il suo governo continui a perdere pezzi (di ieri le dimissioni della Borsellino e a breve dovrebbero arrivare quelle della dott.ssa Vancheri dopo altri due assessori già dimessisi), continua a litigare con tutti dichiarando di aver perso qualche battaglia ma non la guerra e che le deleghe lasciate vacanti resteranno a lui o al massimo verrà nominato qualche fedele per assumerle. Ciò dimostra come Crocetta intende la politica, ossia come una cosa personale e non un servizio per la collettività”. A dichiararlo è la deputata del M5S Giulia Grillo evidenziando l’inadeguatezza del presidente Crocetta che, al di là dei problemi legati alla sua ormai fatiscente maggioranza, deve fare i conti anche con un bilancio che fa acqua da tutte le parti: le Sezioni Riunite della Corte dei Conti per la Regione siciliana, in riferimento all’esercizio finanziario 2014, senza giri di parole hanno affermato “che ci si trova in una situazione di grave emergenza con un progressivo deterioramento dei conti nonché un durevole peggioramento della situazione finanziaria che rendono improcrastinabile l’esigenza di predisporre un concreto programma di rientro del deficit ormai strutturale e consolidato in modo da realizzare un effettive e credibile risanamento”.
“Sul credibile abbiamo qualche perplessità – afferma con amarezza la Grillo – poiché di credibile questo governo ha prodotto poco o nulla. Possiamo analizzare il settore sanitario: è vero che si è rientrati dal disavanzo, ma a quali conseguenze? I siciliani pagano le aliquote altissime per avere un sevizio decisamente discutibile, sono aumentati i viaggi della speranza perché ci si fida poco della sanità siciliana e tutto ciò costa alla Regione 200 milioni di euro l’anno: è questa la politica di risanamento che dovrebbe salvare la Sicilia?”, si chiede la deputata del M5S. 
Che cita un altro scandaloso esempio: da più di due mesi l’Asp catanese, una tra le più importanti, è senza una guida perché essa è stata solo nominata ma mai ratificata. Il dottore Giammanco, infatti, non può insediarsi perché dalla commissione Affari Istituzionali dell’Ars non è mai arrivata la firma sul decreto di nomina e dunque l’Asp resta nelle mani di nessuno con un grave nocumento per quasi 1 milione di cittadini della provincia etnea.
Finiti qui gli esempi negativi? “Certo che no – dice Giulia Grillo – citando anche la classifica del rapporto Ecomafie che vede la Sicilia al secondo posto: un primato di cui certo avremmo fatto volentieri a meno”, aggiunge la deputata che conclude: “Crocetta a questo punto se ne vada a casa, accetti che la sua è stata una esperienza fallimentare, presenti le dimissioni senza aspettare di essere sfiduciato e si vada alle elezioni subito. Noi del M5S siamo pronti a presentarci davanti ai cittadini e ad ascoltare le loro opinioni e a sottoporci al loro giudizio consapevoli che abbiamo lavorato e continueremo a lavorare sempre per il solo bene della comunità e che con il M5S si può dare un presente, ma soprattutto un futuro, ai siciliani che sono ormai troppo sfiduciati”.  

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