Call center Paternò: cosa diceva il sindaco Mauro Mangano nel 2008

Sharing is caring!

mangano

Della questione relativa il call center di Paternò, Freedom24 ha preferito non parlare per diversi giorni. Per il solo motivo che nessuno ha il diritto né di intromettersi in affari privati di un’azienda privata, né di chiedere conto e ragione dall’esterno relativamente la decisione di procedere (a norma di legge) tutelando i propri interessi come meglio crede, dovendo rispondere solo a logiche interne e legittime. La cassa integrazione che partirà per diverse centinaia di dipendenti di dal prossimo 7 aprile, quindi, è frutto di una decisione interna di un’azienda non pubblica, che riordina i propri assetti e che con tutta probabilità proprio da questi ultimi lascia dipendere – legittimamente, sottolineiamo – la propria sorte. Tolto il dispiacere scontato – dato dal rischio della perdita del posto di lavoro per diversi concittadini – altro non si potrebbe né si dovrebbe.

A ridosso della notizia, tra i primi a sincerarsi della situazione è stato il sindaco di Paternò, Mauro Mangano, che ha incontrato i rappresentanti aziendali e sindacali di per cercare di capire quali fossero le reali intenzioni dell’azienda. Poi un comunicato stampa pubblico dello stesso primo cittadino: «Vista la grandissima importanza che l’azienda riveste dal punto di vista occupazionale nel territorio paternese, mi sono immediatamente messo in contatto con le organizzazioni sindacali che stanno seguendo le vicende dei lavoratori – ha dichiarato Mangano -. I sindacati mi hanno assicurato che si stanno studiando delle strategie per evitare ripercussioni negative per gli operatori del call center». E poi, passaggio importante: «Il Qè rappresenta ormai da diversi anni un importante elemento di sviluppo per il nostro territorio, per questo chiedo ai vertici dell’azienda di fornire ulteriori chiarimenti in merito alle azioni che si stanno intraprendendo». Dall’azienda, comunque, nessuna pubblica notizia (com’è ovvio). Solo una comunicazione interna, trapelata attraverso indiscrezioni stampa, da cui si evince che a centinaia di dipendenti sarebbe già stato comunicato l’inizio della cassa ad integrazione. Non è dato sapere, quindi, se i dipendenti di un’azienda privata (sottolineiamo privata) debbano da oggi sentirsi forse più rassicurati da un comunicato stampa del sindaco, anziché della propria azienda.

LA GIRAVOLTA DEL SINDACO: LA DICHIARAZIONE DEL 2008Dopo aver letto la dichiarazione odierna del primo cittadino, uno sguardo all’indietro e distante sette anni. Nel 2008 (quando ancora Mangano sedeva in consiglio comunale da membro dell’opposizione ed il sindaco – del centrodestra – era Pippo Failla), ecco cosa dichiarava Mangano a proposito dei call center a Paternò. Riportiamo una dichiarazione dell’allora consigliere comunale Mauro Mangano datata 21 ottobre 2008, riportata nel suo blog personale: “I posti al call center sono diventati la merce di scambio della politica paternese. E’ una cosa squallida e decisamente mediocre, ma non è il problema più grave. Il problema più grave è che il sindaco e l’amministrazione (Pippo Failla, ndr) preferiscano distribuire posti al call center piuttosto che creare sviluppo per la nostra città, far decollare davvero la zona A.S.I. (area di sviluppo industriale, assolutamente sottoutilizzata), avviare una politica legata al turismo culturale e paesaggistico, offrire consulenza ai giovani sulle opportunità comunitarie. La prospettiva di una vita part time non può essere un vanto del primo cittadino di nessuna città d’Italia. Difendiamo il buon nome della città, ma difendiamolo da quanti pretendono di farci diventare una colonia sottosviluppata, da quanti pretendono riconoscenza e gratitudine in cambio di un diritto, da quanti non sanno distinguere la differenza tra avere un bisogno ed avere un sogno, perchè forse non hanno mai avuto nè l’uno nè l’altro» (Fonte: www.mauromangano.it). Ai lettori il compito di trarre le opportune considerazioni.

Leave a Reply

Submit Comment
*