A Paternò furto al Museo del Contadino (Ex macello)

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ex-macello-paternoIl Museo della Civiltà Contadina, sito all’interno dei locali dell’Ex Macello, è stato preso di mira da ignoti che nella notte fra sabato e domenica, e poi di nuovo la notte scorsa, sono riusciti ad introdursi all’interno della struttura, nonostante la presenza del sistema di allarme. Messi a soqquadro i locali e rubati alcuni degli attrezzi esposti all’interno del museo, nato per raccontare la tradizione agricola che ha da sempre caratterizzato la storia della città di Paternò. Stamani, gli uffici comunali si sono recati sul posto, insieme ai Carabinieri, per effettuare un sopralluogo e quantificare l’entità del danno perpetrato. Le forze dell’ordine erano già state allertate da segnalazioni da parte di alcuni cittadini ed erano intervenute sabato mattina, nel corso di un primo sopralluogo nel quale sono stati ritrovati, sparsi nei dintorni, alcuni degli oggetti che fanno parte dell’esposizione. I balordi sono poi ritornati sul luogo nella notte scorsa, attraverso una delle uscite di sicurezza laterali della struttura che è stata divelta.

Stamattina, dunque, il nuovo sopralluogo, a cui hanno preso parte i Carabinieri insieme agli uffici del Comune, i quali, dopo aver sistemato i locali messi sottosopra dai ladri, potranno procedere all’inventario degli oggetti mancanti. Dal sindaco di Paternò, Mauro Mangano, parole di grande amarezza: «Siamo profondamente indignati per la violazione compiuta ai danni di un bene che è lì proprio per raccontare la nostra storia, le nostre tradizioni. Quanto accaduto ci fa comprendere che sono queste le forze che dobbiamo combattere se vogliamo rilanciare questa città, che appare divisa fra i molti che lavorano per valorizzarne l’eredità culturale, e quanti invece continuano a danneggiarne l’immagine, cercando di far prevalere ignoranza, inciviltà e spregio di tutto ciò che appartiene alla collettività. Il museo – continua Mangano – è protetto da un sistema d’allarme, che a quanto pare non è bastato a fermare i malintenzionati. Siamo al lavoro, insieme alle forze dell’ordine, per quantificare il danno e cercare di porre rimedio a ciò che è avvenuto».

COMUNICATO STAMPA

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