A Palermo annullate 35 mila cartelle per multe

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La Guardia di Finanza di Monfalcone (Gorizia) ha scoperto una società comunitaria di diritto estero, di fatto operante in Italia con 89 lavoratori, completamente sconosciuta al fisco italiano, che - secondo le Fiamme Gialle - ha evaso circa tre milioni di euro ai fini delle imposte dirette.   ANSA  / us Guardia di Finanza    +++  ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING  +++

La Guardia di Finanza di Monfalcone (Ansa)

PALERMO, 8 GIU – Sono 35 mila multe con il vizio di notifica per le quali il giudice di pace ha annullato la cartella esattoriale e condannato Comune di Palermo al pagamento delle spese di lite’. E’ stato pubblicato il primo dispositivo di sentenza del giudice di pace di Palermo, che ha visto accogliere i ricorsi individuali e collettivi presentati dall’Unione dei Consumatori contro migliaia di cartelle esattoriali per sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada. Lo dice la stessa associazione che lo scorso marzo ha depositato il primo ricorso collettivo contro Comune di Palermo e Serit, impugnando le cartelle di pagamento di quelle multe, emesse tra il 2011 e il 2015, viziate perché notificate da un centro postale privato: il consorzio Olimpo. Alle multe “viziate” è seguito, nel 2015, un avviso bonario con il quale l’amministrazione di Palermo chiedeva il pagamento delle multe non ancora incassate e, inoltre, intimava al pagamento entro 10 giorni, pena l’emissione delle cartelle esattoriali.