Paternò, dipendenti IPAB. La battaglia continua. Sono 35 mesi senza stipendio

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Durante la manifestazione pacifica di solidarietà tenutasi ieri. In questa immagine la giornalista Mary Sottile intervista una rappresentante dei lavoratori. Presenti alcuni cittadini solidali tra cui Nino Naso

Durante la manifestazione pacifica di solidarietà tenutasi ieri. In questa immagine la giornalista Mary Sottile intervista una rappresentante dei lavoratori. Presenti alcuni cittadini solidali tra cui Nino Naso

Quarto giorno di protesta dei lavoratori dell’Ipab “Salvatore Bellia” di Paternò. I lavoratori ieri mattina si sono ritrovati dinanzi i locali della residenza per anziani meglio conosciuta come “Albergo dei poveri”. Si tratta di 16 dipendenti senza più lo stipendio da 35 mesi. Una situazione ormai divenuta insostenibile. Ed allora continua la mobilitazione e la solidarietà di esponenti della società civile, della politica ed anche del mondo dell’informazione della città. Ieri pomeriggio anche un incontro con il sindaco Mauro Mangano ed il commissario straordinario: i dipendenti, secondo un decreto regionale emanato nei giorni scorsi, ha decretato come l’Ipab Paternò venga “devoluto” al Comune di Paternò con debiti e crediti, assumendo i dipendenti comunali e facendosi carico anche della loro assunzione in pianta organica. Il sindaco Mauro Mangano ha già dichiarato che non intende proseguire con tale ipotesi, presentando un ricorso alla decisione assunta dalla Regione Siciliana. L’ipotesi è quella di costituire una partecipata ad hoc o ampliare le competenze di AMA.