Serie A: Juventus Napoli 2-1

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Juventus-Napoli 2-1 nel secondo anticipo dell’11/a giornata della serie A. Un gol pesante, ancor di più perchè si tratta di una classica rete dell’ex: è quella che ha deciso il big match dell’11/a giornata di Serie A: l’ha segnata Gonzalo Higuain. Il gol dell’argentino, che non ha esultato ed è al 7/o centro in campionato, ha permesso ai bianconeri di riportarsi in vantaggio, sul 2-1 e, soprattutto, di allungare a +7 in classifica sugli azzurri. Partita nel primo tempo bloccata, con zero occasioni da rete e poco gioco da entrambe la parti. La ripresa è più scoppiettante: prima va in vantaggio la Juventus (5′) grazie a Bonucci che sfrutta al meglio una svirgolata di Ghoulam in area, ma il vantaggio dura appena 4′, quando Insigne pesca con un assist al bacio Callejon che buca Buffone e segna la settima rete stagionale. Al 26′ la svolta, con Higuain che cerca Khedira, anticipato da Ghoulam, con la palla che torna in centro area dove il Pipita di prima intenzione insacca di sinistro alle spalle di Reina, ma senza esultare e allargando le braccia quasi a scusarsi con gli ex compagni.

ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

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Allegri, vittoria importante ma campionato lungo – “E’ una vittoria importante perché abbiamo vinto uno scontro diretto difficile contro una squadra che gioca un bellissimo calcio e importante perché teniamo il Napoli a meno 7 punti”. ‘Legge’ così la vittoria della sua Juventus sul Napoli Massimiliano Allegri ai microfoni di Premium. “Abbiamo preso un gol evitabile ma i ragazzi sono stati bravi – aggiunge – Nel secondo tempo ci siamo presi dei rischi, abbiamo pressato alti e spesso rimanevamo uomo contro uomo dietro: una dimostrazione che i difensori che ho possono giocare a campo aperto contro tutti, senza bisogno di protezione. Essere al 100% tutto l’anno è impossibile, poi la squadra nella ripresa ha fatto meglio rispetto al primo tempo. Anche perché avevamo in campo più giocatori che strappano le partite come Cuadrado”. Come ha gestito Higuain? “Non gli ho detto niente, sapeva che avrebbe giocato e ha fatto una buona partita. Ha fatto il gol decisivo e ha fatto buone giocate, così come Mandzukic. Insieme sono stati bravi, sono contento della loro prestazione”. Pjanic in difficoltà? “Miralem nel primo tempo ha fatto bene sul paino difensivo e degli inserimenti. Nel secondo ha faticato di più, ha giocato tantissime partite, era un po’ in affanno ma solo per un debito d’ossigeno, non per un modulo non adatto a lui”, conclude Allegri. che sulla corsa scudetto ricorda che domani “la Roma può arrivare a 2 punti. E’ una squadra che può ambire al titolo, così come il Napoli perché mancano ancora tantissimi punti”.

Sarri “Insigne quando esce deve stare zitto”  – “Non meritavamo la sconfitta per quello che si è visto in campo. In questo momento facciamo sempre qualche errore e contro i giocatori che ha la Juve diventa pericolosissimo”. E’ amaro il commento di Maurizio Sarri dopo il ko del Napoli contro la Juve. “L’anno scorso – ricorda a Premium – avevamo fatto una gara più timida. Davanti eravamo un po’ stanchi e questo potrebbe avere un po’ inciso. Mi dispiace per il secondo gol preso per un errore su una lettura sbagliata. Il primo non lo commento, è un errore singolo, sfortunato perché la palla è finita sul piede di Bonucci”. La stilettata però Sarri la riserva a Insigne che ha ‘mugugnato’ al momento del cambio: “Quando esce deve stare zitto e basta. Se c’è qualcosa da chiarire lo faremo nei prossimi giorni. L’ho tolto perché non sembrava stare bene fisicamente”.0 L’abbraccio con Higuain? Quando sei arrabbiato con un figlio continui a volergli bene. Lui mi ha fatto solo del bene, il passaggio alla Juve mi ha fatto male ma rimane una persona alla quale sono affezionatissimo e probabilmente fra 10 anni ci sentiremo ancora”. “Le sconfitte contro Roma e Juve ridimensionano i nostri obiettivi? Il Napoli ha lottato nelle prime posizioni nelle scorse stagioni e anche quest’anno è nei primi posti. Non abbiamo mai detto di essere competitivi per il massimo livello, se no avremmo preso giocatori dell’87 o dell’88. Invece abbiamo fatto una giusta scelta di prendere tutti giocatori giovani, del’ 94, ’95, ’97. La società ha scelto di crearsi un futuro, quindi il percorso è più lungo: la squadra deve crescere in personalità e esperienza. Con tutte le difficoltà avute penso che i ragazzi stiano facendo bene, se poi qualcuno ci etichetta come l’anti Juve non ci interessa, sappiamo quale sia il nostro compito e andiamo avanti tranquillamente”. Ansa