Paternò, al voto tra nove mesi. Serve un contenitore culturale

Sharing is caring!

paterno_2011

di Andrea Di Bella

Tra nove mesi Paternò avrà un nuovo sindaco e un nuovo Consiglio Comunale. Questa compagine di Governo di centrosinistra ha dimostrato in modo lampante come l’approssimazione e la mancata programmazione anche relativamente gli ambiti più elementari della ordinaria amministrazione hanno ridotto quasi ad uno stato vegetativo la città, governata da un sindaco eletto anche coi voti di un centrodestra mascherato, e che ha amministrato fino ad oggi dapprima con il sostegno di un fronte frastagliato e arraffone che alla fine non ha retto, lasciando il posto ad un ulteriore fronte: metà eletto in coalizione con questo sindaco, l’altra metà con i consiglieri comunali che nel 2012 raccolsero i consensi dei cittadini con il mandato di sedere in opposizione, ma che poi hanno finito per tenere in piedi questi amministratori a colpi di fiducia. Troppo comodo e fin troppo chiaro anche ai cittadini meno attenti: trent’anni di attività politica, dagli anni 90 agli inoltrati duemila, non hanno forse insegnato che oggi le informazioni fuggono alla nostra (alla loro) immediata portata. E le notizie circolano, vengono raccontate senza che nessuno possa fermare questo processo immediato e inesorabile. Ma bisogna andare oltre.

Oltre vuol dire che la protesta fine a se stessa non va più bene. La protesta deve divenire proposta: una proposta politica e non anti politica. E’ un messaggio timido ma serio rivolto ai giovani, nonostante la pausa estiva. Dove per giovani si intendono tutte quelle donne e quegli uomini mai stati in politica, che intendono offrire un contributo programmatico serio e credibile. Questo non può e non deve essere un’esclusiva prerogativa dei movimenti di protesta e dell’anti politica: esiste la mala politica ed esiste la buona politica. La necessità più impellente è che si creino le condizioni perchè più soggetti di buona volontà, che con la politica attiva non hanno mai avuto nulla a che fare – ma con le idee chiare e con al seguito una proposta altrettanto chiara – sviluppino un interesse concreto. Un movimento di opinione politica, culturale e civile, che traghetti un’area di consenso ampia e pregiata in direzione di un progetto altrettanto ampio e ritenuto altrettanto credibile dai suoi aderenti. E’ l’auspicio di un giovane ardimentoso, quale il sottoscritto, che non guarda la politica con gli occhi dell’antipolitica, ma con gli occhi di chi pensa che esista anche la buona politica, fatta di azioni nobili ma soprattutto di donne e uomini nobili. E’ una necessità, è un’assoluta esigenza del territorio creare un riferimento per quei tanti giovani e meno giovani che non si fidano più di questa politica inconcludente e poltronista. Niente partiti, quindi. Al primo posto vadano i progetti, le proposte, un manifesto programmatico condiviso